Porto Tolle, l’ex centrale diventa villaggio

PORTO TOLLE. L’ex centrale a carbone di Enel a Polesine Camerini diventerà un grande villaggio turistico a basso impatto ambientale, capace di attrarre turisti da mezza Europa. Un progetto rivoluzionario, ribattezzato Deltafarm, che punta a valorizzare il turismo ecologico, sport ed enogastronomia del Polesine. «Siamo stati subito affascinati dalla bellezza di questo territorio – ha spiegato Marco Galletti, ad del gruppo toscano Human Company, che ha vinto la gara indetta da Enel -. Faremo diventare questa zona una destinazione turistica di livello europeo, grazie alle risorse naturalistiche presenti fornendo una struttura adeguata. Abbiamo progettato un villaggio moderno e per famiglie, che si integra perfettamente con l’ambiente». L’operazione di Porto Tolle fa parte del programma Futur-e, lanciato da Enel per riqualificare i siti di 23 centrali termoelettriche. Obiettivo offrire soluzioni sostenibili e innovative dopo le dismissioni degli impianti. Prima occorrerà procedere alla demolizione della centrale e alla bonifica dell’area (spese a carico dell’Enel), poi si procederà alla costruzione del villaggio. «Stiamo procedendo con la parte contrattualistica con Enel – ha spiegato Galletti -. Garantiamo che nel momento in cui ci forniranno tutti i permessi per costruire, entro 12/15 mesi inauguriamo il villaggio».
L’investimento è di 60 milioni, per una superficie di 110 ettari e 20 ettari boschivi. Verranno realizzate 2.200 piazzole per case-vacanza e maxi tende. Sono 400 posti di lavoro previsti («obbligo la lingua inglese e sorriso sulle labbra», spiega l’ad, cui si aggiunge l’indotto per 8 mila turisti al giorno. La stagione avrà standard europei, apertura ad aprile e chiusura a settembre.
Il villaggio si trova all’interno del Delta del Po, con un accesso al mare via strada interna, lunga meno di un chilometro. Sarà un “villaggio aperto” con sinergie con le attività del territorio.
«Realizzeremo un mercato del pesce quotidiano con i pescatori della zona, un mercato del riso, metteremo a disposizione i nostri spazi per le eccellenze della zona - assicura l’ad Galletti -. Il posto è meno raggiungibile rispetto ad altre località del Veneto, ma siamo convinti che la nostra attività possa interessare anche turisti che non sono abituati quelle zone. Ad esempio al mercato turistico degli olandesi, tedeschi, austriaci e polacchi, oltre agli italiani». Discorso a parte è riservato allo sport. A Porto Tolle si punta allo sviluppo di un polo per gli sport acquatici in grado di essere punto di riferimento per le discipline a livello nazionale e internazionale.
La società toscana punta a far diventare il mare antistante il villaggio una delle capitali del surf europeo. Human Company, brand della capogruppo C.V. Family Holding Srl, nasce negli anni 80 con la famiglia Cardini-Vannucchi, originariamente attiva nel settore tessile a Prato.
Oggi è un tour operator di livello europeo. Ha strutture in mezza Europa, in Veneto è presente sul Lago di Garda e il Camping Venezia. Ora sta lavorando alla creazione di un maxi villaggio ad Eraclea. Human gestisce poi strutture di ristorazione come il Mercato centrale di Firenze e di Roma, e nell’arco di qualche mese ci sarà lo sbarco a Milano, area Stazione centrale. Nel complesso Human Company ha un fatturato consolidato di 115 milioni, un margine operativo lordo di 32 milioni circa, con 1.500 addetti, tra fissi e stagionali e gestisce flussi turistici stimati in 4,1 milioni di presenze l’anno.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova