Premio Campiello, ecco la cinquina finalista

In gara Helena Janeczek, Ermanno Cavazzoni, Davide Orecchio, Rosella Postorino e il trevigiano Francesco Targhetta. Se la giocheranno il 15 settembre a Venezia
ZANETTIi - AULA MAGNA DEL BO - PREMIO CAMPIELLO 2018
ZANETTIi - AULA MAGNA DEL BO - PREMIO CAMPIELLO 2018

E' stata selezionata oggi a Padova la cinquina finalista della 56esima edizione del Premio Campiello, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello Confindustria Veneto. Nel corso di una votazione pubblica a Padova, la Giuria dei Letterati ha votato tra gli oltre 250 libri giunti alla segreteria del premio: al primo turno con 9 voti Helena Janeczek, La ragazza con la Leica (Guanda), con 6 voti Ermanno Cavazzoni, La galassia dei dementi (La nave di Teseo), con 6 voti Davide Orecchio, Mio padre la rivoluzione (Minimum Fax), al terzo turno con 6 voti Francesco Targhetta, Le vite potenziali (Mondadori), al ballottaggio con 6 voti Rosella Postorino, Le assaggiatrici (Feltrinelli). Durante la selezione la Giuria ha inoltre annunciato i vincitore del Premio Campiello Opera Prima, riconoscimento attribuito dal 2004 ad un autore al suo esordio letterario. Il premio è stato assegnato a Valerio Valentini per il romanzo Gli 80 di Campo-Rammaglia(Editori Laterza).

La Giuria dei Letterati è presieduta quest'anno dal Magistrato Carlo Nordio ed è composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico quali: Federico Bertoni, Daniela Brogi, Philippe Daverio, Chiara Fenoglio, Paola Italia, Luigi Matt, Ermanno Paccagnini, Lorenzo Tomasin, Roberto Vecchioni, Emanuele Zinato.

"L'imprenditoria veneta è stata spesso dipinta in termini negativi. I veneti sono stati definiti rapaci, interessati solo "ai schei", qualche sciagurato ci ha chiamati anche ubriaconi. A tutto questo i veneti rispondono con i fatti, in questo caso, attraverso il Premio Campiello, patrocinando la cultura che è il sale della conoscenza, della vita ma anche dell'economia. Perchè la cultura, intesa in tutte le sue sfaccettature, è un fondamentale elemento di arricchimento, su tutti i fronti, in tutti i campi. L'impronta etica che gli industriali del Veneto hanno voluto dare al Premio Campiello è un valore prezioso che non si ferma qui. Quella di oggi è infatti la cerimonia più bella ma ci sono molte altre iniziative promosse dall'imprenditoria veneta dedicate all'eticità, alla trasparenza, alla legalità.

Per concludere, questo premio è davvero un portatore dei valori di trasparenza, competenza, professionalità, aspetti irrinunciabili che spero vengano trasferiti alle intere istituzioni Italiane", ha detto Carlo Nordio. "Oggi, come accade da oltre 50 anni, la Giuria ha selezionato i 5 migliori romanzi italiani dell'anno editoriale: termina così il ruolo della Giuria dei Letterati, per affidare direttamente ai lettori e alle loro preferenze il giudizio finale. Un voto democratico e pulito grazie al quale il Campiello si identifica da sempre come premio autorevole e trasparente, oltre a rappresentare la testimonianza concreta dell'impegno sociale e culturale degli imprenditori veneti.

E' per questo che siamo orgogliosi di continuare a dare il nostro contributo, anche attraverso questo grande e splendido progetto culturale permanente che è il Premio Campiello", ha aggiunto il presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas. Il vincitore della 56esima edizione del Premio Campiello sarà proclamato sabato 15 settembre a Venezia sul palco del Teatro La Fenice, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi.

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