Presidio sotto il Tar del Lazio per salvare 1.600 beagles usati alla Aptuit di Verona

La multinazionale farmaceutica se ne serve per la sperimentazione. Il comico Andrea Roncato, «E’ necessario combattere tutti insieme». La protesta degli animalisti l’11 marzo

Un cucciolo di beagle viene salvato da alcuni animalisti entrati nell'allevamento Green Hill di Montichiari (foto Archivio)
Un cucciolo di beagle viene salvato da alcuni animalisti entrati nell'allevamento Green Hill di Montichiari (foto Archivio)

Martedì 11 marzo, alle ore 10 si terrà il secondo presidio sotto Tar del Lazio per salvare 1600 cuccioli di beagle dalla sperimentazione negli stabulari della multinazionale farmaceutica Aptuit con sede a Verona.

Lo annunciano le associazioni animaliste in una nota.

Cittadini, attivisti e associazioni attendono con apprensione la decisione del Tar del Lazio, chiamato a stabilire se 1600 cuccioli di beagles saranno salvati o se saranno usati, torturati a scopo di sperimentazione nei laboratori di Aptuit.

Per dire no alla condanna di questi e altri animali, gli attivisti Lorella Ravaldini e Riccardo Manca hanno organizzato il secondo presidio sotto il Tar del Lazio dopo il primo avvenuto il primo marzo, in concomitanza con la manifestazione nazionale di Verona.

«Saremo presenti per far concretamente sentire al Tar del Lazio la voce dei cittadini e delle associazioni, che non intendono accettare provvedimenti che autorizzino torture e atrocità sui beagles», spiega Ravaldini.

In Italia da oltre 10 anni è vietato l'allevamento di animali (cani, gatti e primati) destinati alla ricerca. Dice Manca: «Abbiamo intrapreso una posizione netta a favore dei beagles in questa battaglia che rappresenta un dovere morale per chiunque abbia a cuore la vita di tutti. Nessuna vera scienza infatti, tortura e uccide. L'11 marzo davanti al Tar ribadiremo il concetto che salvare gli animali significa salvare noi stessi».

Insieme ai cittadini, tanti artisti, chiedono di mettere fine a una prassi fondata su dolore e morte di creature innocenti, da Andrea Roncato, che ribadisce: «E’ necessario combattere tutti insieme, contro un tradimento tra i più vili che un uomo possa compiere. Se fosse il vostro cane?», a Massimo Wertmuller, che afferma: «In attesa che nasca un qualche investimento su una ricerca che non torturi gli animali, diversi da noi e quindi anche diversi nelle reazioni a qualsiasi test, e in un mondo in cui l'essere umano non protegge nemmeno sè stesso, proviamo a dare voce non solo a chi non la ha, ma anche alle vittime più vittime delle malefatte dell'essere umano».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova