Prezzi, un boom del 35% spritz e panino alle stelle
I dati rilevati dal Comune per conto dell’Istat. Solo la tazzina di caffé resta sotto l’inflazione

E’ boom dei prezzi nei bar: a Padova in dieci anni sono cresciuti del 35%, molto più della media nazionale. Il carovita inizia a colazione, con la classica abbinata cappuccino e brioche, il cui prezzo dal 2003 è invece salito rispettivamente dell’8 e del 16%. Rialzo inferiore, invece, per il prezzo del caffè: si limita a un più 5%. Il motivo?
E’ la consumazione più conosciuta e i consumatori ne conoscono perfettamente il prezzo, esercitando così un maggior controllo. Rialzi a doppia cifra invece per i pranzi veloci e lo spritz. L’aperitivo rosso in cinque anni costa quasi il 20% in più: un «salasso» per gli studenti.
Un report elaborato dal settore Statistica del Comune che ha focalizzato l’attenzione sugli 848 bar di Padova: ce n’è uno ogni 250 abitanti. Non solo gli alimentari quindi, a favorire la corsa dei prezzi negli ultimi anni sono stati anche i pubblici esercizi.
Il conto è presto fatto: dal 1998 a oggi il rialzo dei prezzi nei bar è stato del 34,7%, mentre la media nazionale è cinque punti più bassa. Il caffè, negli ultimi 5 anni, ha avuto un aumento di «solo» il 5%, ma è il prodotto di maggior consumo su cui è forte la concorrenza.
Ma se si guarda alla colazione tipica all’italiana i portafogli ne escono sempre più vuoti: il cappuccino costa l’8% in più, il thè ha un rialzo del 13%, la brioche del 16% e la spremuta d’arancia addirittura del 23%. Prodotti di larghissimo consumo, che non hanno subito in realtà grossi rincari sulle materie prime. Anche il pranzo al bar oggi costa molto più rispetto a cinque anni fa.
A partire da un semplice toast, il cui prezzo è lievitato del 23%. Rialzi consistenti del 13 e del 17% anche per panini e tramezzini. Accompagnarli con una birra, un’aranciata o una cola costa il 14% in più. E non è rimasto immune dagli aumenti il momento serale degli aperitivi.
Rispetto al 2003 bere uno spritz in piazza costa il 18% in più: molti esercenti hanno ritoccato il prezzo di cinquanta centesimi o addirittura di un euro.
Non va meglio a chi vuole mantenersi sobrio: un analcolico ha subito un rincaro del 22%. A incidere sugli aumenti possono essere stati i maggiori costi di gestione degli esercizi: dalle tariffe energetiche ai trasporti con il caro benzina.
Resta il fatto che il trend è costante: gli addetti alla rilevazione dei prezzi di palazzo Moroni (che lavorano per l’Istat) hanno verificato un aumento dell’1% l’anno. In media a Padova un caffè costa 86 centesimi, mentre un cappuccino 1 euro e 17 cent. Il prezzo medio di uno spritz è di 2 euro e 7 centesimi.
Un tramezzino è «quotato» a 1 euro e 20 centesimi, mentre per un panino bisogna sborsare quasi 3 euro, cioè le vecchie 6 mila lire.
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