Radio Veneto Uno, oltre 5 milioni dallo Stato

Dal 2003 l’emittente trevigiana, già legata ai secessionisti, accede al finanziamento pubblico
un momento nell'aula dela Camera durante le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo. Roma 16 Marzo 2016, ANSA/GIUSEPPE LAMI
un momento nell'aula dela Camera durante le comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri in vista del Consiglio europeo. Roma 16 Marzo 2016, ANSA/GIUSEPPE LAMI

TREVISO. L’ultimo contributo, significativamente ridotto rispetto a precedenti erogazioni, è stato assegnato per il 2014: 218 mila 959 euro. Ma Radio Veneto Uno, di Treviso, diretta ed edita da Roberto Ghizzo, non è l’unica radio organo di partito: Radio Città Futura di Roma, vicina al Partito democratico, ha incassato 530 mila 965 euro, mentre Radio Galileo di Terni, organo di Cittaperta, ha ricevuto 175 mila 356 euro. Altri quattro milioni di euro, come impresa radiofonica di informazione generale, sono stati assegnati, sempre nel 2014, a Radio Radicale, organo della Lista Marco Pannella.

Ma negli anni scorsi quanti soldi sono stati assegnati alle emittenti di partito? I conti li ha pubblicati l’Espresso: a partire dal 2003 Radio Radicale ha ottenuto dallo Stato 37 milioni 175 mila euro; EcoRadio (che è stata prima espressione dei Verdi e poi di Comunicambiente, per poi chiudere l’attività il primo gennaio 2014) 27 milioni 448 mila; Radio Città Futura 17 milioni 460 mila; Veneto Uno 5 milioni 466 mila; Radio Galileo 3 milioni 645 mila; Radio Onda Verde 1 milione 269 mila. Il partito di riferimento è attualmente il movimento Nord Est Europa-Veneti Liberi nell’Europa dei Popoli. Nel logo campeggia un leone di San Marco alato, le pagine “Chi semo” e “Statuto” sono in fase di aggiornamento. Malinconicamente vuoti anche il blog, la pagina manifestassion e la galleria.

In passato il riferimento politico di RadioVeneto Uno, che sta per festeggiare il quarantesimo anniversario di attività (è infatti iscritta al registro stampa del Tribunale di Treviso dal 29 gennaio 1977), è stata la Liga Veneta Repubblica, nata nel 1998 da una scissione della Liga Veneta, che nel 1999 ha assunto la denominazione Veneti d’Europa. Nel 2001 il movimento autonomista ha assunto la denominazione di Liga Fronte Veneto; nel 2007 è tornata a chiamarsi Liga Veneta Repubblica. La natura di radio di partito dell’emittente trevigiana è stata attestata prima da Antonio Serena e poi da Simonetta Rubinato, parlamentare del Partito democratico.

Nel 2013 Radio Veneto Uno figurava come organo politico del movimento “Nordest Europa-Veneti Liberi nell’Europa dei popoli”, associazione politica fondata dallo stesso Ghizzo. Nel 2014 il nome dell’emittente trevigiana, che fa capo a Tr.ad. & C. sas, è finita anche nel rapporto del gruppo di lavoro sui costi della politica, coordinato da Massimo Bordignon, che aveva lavorato agli ordini dell’allora commissario Carlo Cottarelli: il report (a pagina 94) aveva accertato che, fra il 2003 e il 2012, Radio Veneto Uno aveva introitato 5,2 milioni di euro. Quanto ai singoli stanziamenti, nel 2004 Radio Veneto Uno ha ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - come scrive Beppe Lopez in “Antologia del ventennio 1992-2012: il teatrino mediatico” la bellezza di 561 mila euro; nel 2006 il contributo è salito a 599 mila euro. Nel 2010 Radio Veneto Uno ha incassato dallo Stato 503 mila 349 euro. L’anno successivo ne sono arrivati nella Marca altri 497 mila. Attualmente l’emittente si avvale dell’apporto di cinque giornalisti professionisti, di un pubblicista, di una praticante e di uno speaker. (c.bac.)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova