Regione, già pagati i tfr A Zaia stipendio da 8.080 €
VENEZIA. Luglio, col bene che ti voglio. Specie a Palazzo Ferro-Fini dove il mese più caldo dell’estate 2015 ha regalato sostanziosi assegni di fine mandato agli ex consiglieri regionali e ha consentito ai nuovi inquilini dell’assemblea di “familiarizzare” con stipendi che, al netto, non sono proprio da buttare.
Il recordman di questa tornata è il forzista Massimo Giorgetti, che siede per la quinta volta nel parlamentino veneto. Ebbene il vicepresidente del Consiglio regionale, candidatosi a Verona, si era dimesso il 30 maggio (ovvero il giorno prima delle elezioni). Così, una volta rieletto a suon di preferenze, ha potuto incassare mezzo vitalizio di giugno (4.479,29 euro), ma si è rifatto ampiamente a luglio quando alla paga mensile ha potuto aggiungere il trattamento di fine rapporto per un totale di 64.099,97 euro. Ad agosto è tornato stipendio base: 8.345 euro.
Tra gli ex consiglieri hanno ricevuto lauti assegni di fine mandato Carlo Alberto Tesserin (56.688,04 euro), Franco Manzato (56.667,10), Raffaele Grazia (56.614,41 euro), Daniele Stival (56.537,87 euro): l’ex assessore alla Protezione civile, però, di fatto non si è mai mosso dal Ferro-Fini perché è stato nominato responsabile della segreteria del gruppo dei tosiani. Oltre la soglia dei cinquantamila euro troviamo anche gli ex Giuseppe Berlato Sella (52.486,75), Dario Bond (53.542,72), Franco Bonfante (52.507,09), Diego Bottacin (52.490,82), Lucio Tiozzo e Federico Caner (entrambi a 55.526,97). Anche l’ex capogruppo del Carroccio è rimasto in laguna, giacchè ora svolge le mansioni di assessore al Turismo.
Nel team dei beneficiari dei trf più cospicui figurano pure Giancarlo Conta, Piergiorgio Cortelazzo, Gustavo Franchetto: tutti e tre a 55.526,97 euro. E ancora Nereo Laroni (53.478,30), Pietrangelo Pettenò (55.526,97), Clodovaldo Ruffato (52.503,02), Moreno Teso (52.519,29): quest’ultimo, al pari, di Leonardo Padrin, dal primo giugno ha diritto al vitalizio.
Sul versante degli stipendi, a luglio la maggior parte dei consiglieri si è vista accreditare anche mezzo mensile di giugno (visto che la proclamazione degli eletti, non senza colpi di scena, è avvenuta in due fasi: il 15 giugno e, per i ripescati, il 19 giugno.
Il presidente della giunta , Luca Zaia, non è il consigliere più pagato: a luglio e agosto gli sono stati accreditati 8.080,78 euro. Più sostanziosa la busta paga del suo ex vicepresidente, Marino Zorzato, che ad agosto ha incassato 8.428,63 euro. Meglio ancora ha fatto Alessandra Moretti, cui sono stati pagati, sempre ad agosto, 8.580,40 euro. Ma anche la Moretti si deve inchinare alla tosiana Giovanna Negro, cui è stato riconosciuto un mensile di 8.620,51 euro.
Stesso stipendio (8.549,17 euro) per il vicepresidente della giunta, Gianluca Forcolin, e per l’assessore allo Sviluppo economico Roberto Marcato. La medesima cifra è stata liquidata al capogruppo pentastellato Jacopo Berti (8.549,17), che però si è impegnato a versare una buona fetta della sua indennità al microcredito per le piccole e medie imprese.
I civici eletti con le liste di Alessandra Moretti riscuotono, rispettivamente, 8.557,71 euro (Pietro Dalla Libera), 8.378,17 (Cristina Guarda) e 8.549,17 (Franco Ferrari).
Claudio Baccarin
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