Rigobon lascia, Adiconsum commissariata

Terremoto nell’associazione consumatori. Il presidente litiga con Cisl e se ne va dopo 17 anni: «Posizioni inconciliabili»
Andrea De Polo
CARRAI.NUOVA ASSOCIAZIONE SPERANZA AL LAVORO VIGONZA.rigobon adiconsum veneto
CARRAI.NUOVA ASSOCIAZIONE SPERANZA AL LAVORO VIGONZA.rigobon adiconsum veneto

venezia

Dopo 17 anni Valter Rigobon non è più il presidente di Adiconsum Veneto. Si è dimesso in aperto contrasto con la Cisl regionale e l’associazione dei consumatori è stata commissariata, bisognerà quindi attendere l’autunno per l’elezione di un nuovo presidente. Le dimissioni di Rigobon, trevigiano di Mogliano Veneto, sono un fulmine a ciel sereno, e sono maturate dopo una serie di dissidi che lo hanno convinto a mollare il timone senza attendere la naturale scadenza del mandato tra quattro mesi. Al suo posto sarà Danilo Galvagni, attuale vice presidente nazionale, a traghettare Adiconsum fino alle nomine di settembre.

le motivazioni

«Non sono molto disciplinato, tutto qua, e così dopo 17 anni e qualche mese da presidente ho deciso di salutare tutti» commenta Rigobon, «quando non c’è più feeling, queste cose succedono». Ma il motivo preciso della frattura con Cisl? «È accaduto un paio di mesi fa, avevo deciso comunque di andarmene a settembre alla scadenza del mandato, non c’era più una condivisione piena dei progetti e per questo ho soltanto accelerato un processo che era già in atto. La mia visione dell’associazione è diversa da quella che mi è stata proposta». In particolare, pare che il “mal di pancia” di Rigobon si sia generato in seguito al progetto di rendere a pagamento alcuni servizi di Adiconsum all’utenza. Progetto che, finora, non si è mai concretizzato, ma tanto è bastato a far saltare gli equilibri in seno all’associazione: «Dentro il costo tessera abbiamo sempre avuto qualsiasi servizio» conferma Rigobon, «non ho mai condiviso il documento che cambiava questa consuetudine. Il documento è ancora lì, toccherà al commissario portarlo avanti se lo riterrà opportuno».

il futuro

Mollare dopo 17 anni al comando è, in fondo, anche una scelta di vita: «Queste cose succedono, non ho animosità con nessuno. Mi sono confrontato con diverse persone, non voglio che l’associazione si trasformi in una sorta di agenzia e troveranno qualcun altro al posto mio. Farò qualcos’altro, ma a 75 anni non voglio più rompere le scatole alle persone. Era noto a tutta la segreteria nazionale che avrei lasciato a settembre». L’ultima battaglia al timone di Adiconsum resterà quella contro i rincari dei prezzi al consumo post lockdown. L’associazione resterà commissariata per tutta l’estate.—



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