Rock contro chicchirichì all'albaRadio accesa per zittire il gallo

A Maserà una famiglia ha deciso di combattere con musica a tutto volume l'aitante gallo dei vicini, colpevole di trasformare ogni alba in un incubo con i suoi chicchirichì prolungati. Una storia che va avanti da cinque anni e che ha costretto i carabinieri ad intervenire
Il gallo
Il gallo
MASERA' (Padova)
Zucchero è arrivato a dedicargli una canzone, loro si sono spinti ben oltre, con una radio solo ed esclusivamente per lui. Una radio vera, con grossi altoparlanti, che spara musica a tutto volume dalle 4 alle 7 del mattino. La famiglia Ranghetto ha deciso di combattere in questo modo l'aitante gallo dei vicini, colpevole di trasformare ogni alba in un incubo con i suoi chicchirichì prolungati. Occhio per occhio, canto per canto, quindi. Se Lucia Melato schiera il proprio gallo, Lorenzo Ranghetto e la moglie Silvia rispondono con Radio Birikina. Più che robe da matti, sono robe da carabinieri. Perché l'altra notte, alle 5.30, i carabinieri di Piove di Sacco hanno telefonato alla famiglia Ranghetto invitandola a spegnere lo stereo. La storia però va avanti da circa 5 anni e non si risolverà con una telefonata.


Siamo a Maserà, in via Terradura, una laterale della Provinciale che porta a Due Carrare. Lucia Melato, 60 anni, ha deciso di venire ad abitare nell'abitazione al civico 68 perché ama la vita di campagna. E probabilmente la adorano pure Lorenzo Ranghetto e la moglie Silvia, che però non sono più disposti a trascorrere le notti insonni. «Ogni mattina alle 4 il gallo comincia a cantare e il suo recinto è a pochi metri dalle finestre della nostra camera - riferisce Silvia - Da cinque anni per noi è una vera tortura. Abbiamo provato in tutti i modi a chiedere alla vicina di casa di risolvere il problema, ma ci ha sempre risposto che a lei il gallo non dà fastidio. Allora abbiamo trovato una soluzione. Abbiamo scoperto che accendendo la radio e mettendola a tutto volume sul davanzale della finestra, il gallo non canta più». La famiglia Ranghetto è proprietaria anche di una casa disabitata al civico 70 di via Terradura, nel terreno adiacente la proprietà di Luciana Melato.


La radio viene posizionata sul davanzale di una finestra di quell'edificio e programmata col timer. «Così il gallo smette di cantare e noi non sentiamo il rumore della radio», specifica soddisfatta Silvia. «Abitavo in appartamento e sono venuta in campagna proprio per avere galli e galline - ribatte Luciana - e questi si sono messi in testa di farmi la guerra con la radio. Da quasi un mese, ogni mattina alle 4 si accende e schiamazza fino alle 7. Per questo l'altra notte ho chiamato i carabinieri. Ma non serve a nulla, perché loro continuano. E sapete allora cosa faccio? Accendo una radio pure io! Vediamo chi si stanca prima». Sicuramente il povero gallo.


Che ve ne pare? Voi per zittire il gallo come vi sareste comportati? Siete mai stati protagonisti di liti di vicinato? Se sì, raccontateci la vostra esperienza

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