Rostellato: «Così si mette in crisi la base»

PADOVA. Un po’ conferma la sua presa di distanza e un po’ puntualizza. Gessica Rostellato, deputata (anci, cittadina) del Movimento Cinque Stelle, torna sulle dichiarazioni che ha rilasciato a “Repubblica” in ordine agli incidenti avvenuti nei giorni scorsi alla Camera dei deputati.
«Non condivido l’atteggiamento di alcuni colleghi deputati», scrive su Facebook l’onorevole Rostellato, 31 anni, padovana, componente della commissione Lavoro di Montecitorio, «mi riferisco ai termini e alle frasi usate, secondo me poco consone allo spitito del M55 Stelle. In questo modo e con questa filosofia», aggiunge l’esponente grillina, «si corre il rischio di mettere in difficoltà la base che è composta da persone che si dedicano da tempo, con minuziosa cura, a “spargere il verbo”». Quanto alle Europee del 25 maggio, Rostellato precisa: «È logico e comprensibile che voterò il Movimento Cinque Stelle, non c’è alternativa». Chissà se l’11 aprile, alle 21.30, sarà in tribuna al PalaFabris di Padova per assistere alla sesta tappa del tour di Beppe Grillo “Te la do io l’Europa”. Stavolta però le performances saranno a pagamento: 33 euro la platea numerata, 26,50 la tribuna numerata, 20 euro la tribuna numerata laterale.
Sulla situazione del M5S torna anche Paola De Pin, la senatrice trevigiana che, eletta tra i pentastellati, dal 24 giugno 2013 fa parte del Gruppo di Azione Partecipazione popolare. «Sono stato io la prima», ricorda la senatrice De Pin, «a denunciare le offese che ho subito dai miei ex colleghi. Io me ne sono andata dal Cinque Stelle e devo dire che ora posso lavorare davvero bene per i cittadini. Sono contenta di aver contribuito a garantire la cassa integrazione per un anno ai dipendenti della Europeo spa di Cessalto».
Il sindaco di Mira, Alvise Maniero, si sente invece sempre più vicino a Grillo e al movimento. «Più il tempo passa e più il M5S diventa imprescindibile se si vogliono cambiare le cose in Italia e liberarla dalla corruzione. Nei giorni scorsi tutti hanno parlato del trambusto accaduto alla Camera ma nessuno ha messo l’accento sui quattrini che, grazie al decreto su Bankitalia, finiranno alle banche private».
«Non siamo dei santi, siamo portavoce pro tempore del Movimento», afferma Enrico Cappelletti, «sicché qualche volta possiamo sbroccare pure noi. In Parlamento c’è stato uno scippo di 7,5 miluardi ai danni dei cittadini. Noi non abbiamo tv e giornali: se non avessimo alzato i toni, non se ne sarebbe accorto nessuno. Io, personalmente, non ho offeso nessuno e non condivido nessuna offesa. Ma, se per far conoscere la nostra azione politica è necessario, alzare i toni, allora li alzerò anch’io».
Claudio Baccarin
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