SANITÀ A PADOVA Primo intervento al cuore senza mai aprire il torace
L'operazione è la prima fino a oggi descritta nel mondo scientifico avvenuta in modo totalmente percutaneo, vale a dire senza dover aprire il torace. E' stata eseguita nel Centro Vincenzo Gallucci per una duplice stenosi valvolare cardiaca che interessava sia la valvola aortica, sia quella mitralica. Il paziente è già stato dimesso ed è in ottime condizioni di salute

Il Centro di cardiochirurgia Vincenzo Gallucci
PADOVA.
Un doppio intervento al cuore senza nemmeno un colpo di bisturi. Un doppio team che opera al centro Gallucci ha scritto una nuova pagina della storia della Medicina: per la prima volta al mondo è stato eseguito un intervento cardiaco totalmente percutaneo, eseguito senza aprire il torace del paziente. Un nuovo traguardo tagliato dagli specialisti dell’azienda ospedaliera di Padova.
Reso possibile dal lavoro di squadra dell’unità di Emodinamica e Cardiologia interventistica e della Cardiochirurgia: in meno di due ore, in anestesia locale, con due forellini all’inguine, ad un paziente di 75 anni giudicato inoperabile è stato corretto il duplice vizio valvolare mitro-aortico da cui era affetto.
L’anziano non poteva essere sottoposto ad un’operazione a cielo aperto: troppe patologie preesistenti, troppo gravi le condizioni generali, troppo pericolose anestesia generale, apertura del torace e circolazione extracorporea. «Abbiamo eseguito di fatto due step in un’unica procedura - spiega Giuseppe Tarantini, il cardiologo interventista che con Giambattista Isabella (responsabile dell’unità operativa) ha eseguito l’intervento - su di un paziente che non avrebbe potuto sopportare un intervento a cielo aperto. E’ stato effettuato un lavoro in team con la Cardiochirurgia, non indicata per un malato in quello stato di salute. Questo intervento, fino ad oggi mai riportato nella letteratura scientifica internazionale, apre di fatto una nuova frontiera per quei pazienti affetti da doppio vizio valvolare per cui è controindicato l’approccio tradizionale».
Un lavoro coordinato con l’equipe cardochirurgica di Gino Gerosa: «E’ stata eseguita prima la dilatazione della valvola mitralica tramite l’utilizzo di un catetere a palloncino inserito attraverso la vena della gamba. Una tecnica - afferma il cardiologo interventista - che utilizziamo da anni». Quindi lo step successivo, una nuova acquisizione che pone Padova all’avanguardia internazionale: «Abbiamo poi eseguito il posizionamento della protesi valvolare aortica attraverso l’arteria femorale aortica». Si tratta di una valvola transcatetere, simile alle valvole biologiche impiantate per via chirurgica, ma dotata di uno stent metallico.
Una particolarità che la rende adatta ad essere inserita per via percutanea, attraverso un catetere a pallone. «L’abbiamo impiantata sotto guida radiologica - continua Giuseppe Tarantini - all’interno della valvola nativa, che abbiamo dilatato con un palloncino». Il paziente, 75 anni, è stato dimesso 12 giorni dopo l’intervento: è in ottime condizioni. «Il felice esito di questa operazione apre una nuova strada per i pazienti che non possono affrontare un intervento tradizionale».
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