Sara Lazzaro sarà Marzia, la moglie di Lillo«forte e sensibile e anche po’ goffa»

Dopo i successi Rai l’attrice di Padova 

torna con una nuova serie su Prime Video. Interpreta anche Agnese, la direttrice sanitaria ex moglie di Doc (Luca Argentero) in “Doc: nelle tue mani”

Elena Grassi
Sara Lazzaro, attrice di Padova
Sara Lazzaro, attrice di Padova

Tutti la conoscono come Agnese, la direttrice sanitaria ex moglie di Doc, Luca Argentero, in “Doc: nelle tue mani”, la fiction dei record con punte da 8 milioni di spettatori su Rai1 nelle sue due stagioni (2020-2022).

Ma l’attrice padovana Sara Lazzaro, trentottenne, nata a Rovolon, è molto di più e lo sta dimostrando con una crescita in quantità e qualità dei personaggi interpretati che, dall’inizio del 2023, troveremo nelle attesissime serie “Sono Lillo” su Prime Video, “Call my agent” su Sky e “Lidia Poët” su Netflix. Un caleidoscopio di vite “altre” su cui la preparazione è stata intensa ed emotivamente coinvolgente.

Cominciamo intanto con un bilancio del 2022: cosa possiamo dire?

«È stato un anno pieno lavoro e riconoscimenti, che per me sono sempre inaspettati. Sono stata premiata in due festival, uno in Puglia e uno in Calabria, come “talento poliedrico”, perché lavoro al cinema, teatro e televisione. Quest’anno il pubblico mi ha vista nelle serie “Doc 2” su Rai1, “Volevo fare la Rockstar 2” su Rai2 e “Fedeltà” su Netflix».

L’anno si è chiuso con il film “Se mi lasci ti sposo” due settimane fa su Rai1, campione di ascolti nella serata: a cosa è dovuto questo successo?

«Il regista Matteo Oleotto ha creato una regia attenta e un gioco di squadra per dipingere un quadro tragicomico sul precariato dei trentenni di oggi. Io sono Giulia, una maestra di sostegno che attende il rinnovo di un contratto che non arriva mai, e pur con il 110 e lode alla laurea ho un futuro senza sicurezze. Nonostante tutto però c’è il lieto fine, e il pubblico ne ha bisogno».

Il 2023 si apre invece con “Sono Lillo”, di cosa si tratta?

« Sono otto episodi per la regia di Eros Puglielli, che andranno in onda su Prime Video dal 5 gennaio, per raccontare la storia di Lillo, interpretato da Lillo Petrolo, e del suo alter ego Posaman, una sorta di Supereroe la cui dote principale è saper fare pose da copertina. Il successo però ha i suoi risvolti negativi, e per Lillo è arrivato il momento di scegliere tra fama e vita privata».

Chi è il tuo personaggio?

«È Marzia, la moglie di Lillo, una donna forte, sensibile e genuina, devota al suo compagno e al suo lavoro, ma al contempo anche un po’ goffa e insicura del suo valore: la conosciamo in un momento della sua storia in cui si sente smarrita e avverte il bisogno di riprendere in mano la sua vita. Interpretarla è stato un bel viaggio per me, c’era qualcosa di limpido e di fresco in lei».

Ti vedremo anche in “Call my agent” su Sky dal 20 gennaio?

«Sì, sarò una degli assistenti di un agente che lavora per la Cma Agency, a cui, nella serie tivù, si rivolgono molti vip, come ad esempio Paola Cortellesi, Paolo Sorrentino, Pierfrancesco Favino e Stefano Accorsi».

Che effetto fa per un’attrice nella vita vera, passare dall’“altra parte”?

«Ci si prende meno sul serio come attori, e si guarda con autoironia al dietro le quinte dello show business, che sembra fatto solo di lustrini e red carpet, ma che la serie svelerà in molte altre divertenti dinamiche».

Progetti futuri?

«Ho il ruolo di Teresa Barberis nella serie “Lidia Poët”, che uscirà su Netflix e parla della prima donna avvocato in Italia, interpretata da Matilda De Angelis».

Ci sarà Sara Lazzaro nella terza stagione di “Doc”?

«Staremo a vedere (ride). Ma ci spero».

Qual è la qualità vincente che ti fa passare da un personaggio all’altro?

«Non c’è nulla di magico, ma tanto studio e preparazione. Molto spesso disegno il mio personaggio per vederlo da fuori e dargli delle caratteristiche, per crearlo. A me piace cambiare e declinarmi in tanti colori e sfumature: in una vita sola sfiorare centinaia di altre vite».

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