Schianto dei fidanzati a Castelfranco, quello che sappiamo fino ad ora

CASTELFRANCO. Due famiglie sotto choc, una ragazza di 18 anni morta, il suo ragazzo in fin di vita dopo quel terribile incidente a Musile, di ritorno da una notte al King's di Jesolo in occasione di Halloween.
Giulia Zandarin, figlia di un noto commercialista di Castelfranco, è morta. Alberto Antonello è ricoverato in prognosi riservata all'ospedale di Mestre.
Il giovane è figlio di Franco Antonello e fratello di Andrea, noti al pubblico per il libro “Se ti abbraccio non avere paura” scritto dal trevigiano Fulvio Ervas sulla loro storia di padre con figlio autistico, e per il film di Salvatores tratto proprio dal libro.
Dietro questo incidente ci sono ancora tanti punti poco chiari. Con questo articolo vogliamo ripercorrere ciò che è accaduto, i fatti incontrovertibili (la patente ritirata, il mezzo grammo di hashish, il tasso alcolemico oltre il limiti), ma anche i lati ancora da affrontare.
Perché Alberto non è tornato a casa dopo il ritiro della patente? Cosa lo ha fatto finire contro un albero? Un colpo di sonno? Purtroppo ad oggi non risultano testimoni. Questo il fronte delle indagini, che continueremo a seguire. Poi c'è il fronte etico, il processo sui social. Il papà di Alberto chiede silenzio di fronte alla tragedia, si scaglia contro chi vuole far passare per deliquente un ragazzino trovato con una canna. . "Mio figlio ha sbagliato, ma non è un delinquente".
Ecco cosa sappiamo fino ad ora:
LA NOTTATA. Antonello era alla guida della Mercedes con le insegne della concessionaria Carraro sulla portiera. Lui, la fidanzata e altri amici, erano partiti da Castelfranco in tarda serata, diretti al lido di Jesolo per festeggiare Halloween. La loro mèta era la discoteca King’s. Poco lontano dal locale vengono fermati dalle pattuglie della polizia e della Guardia di finanza con i cani antidroga impegnate in un servizio contro le cosiddette stragi del sabato sera.
A bordo della Mercedes, fermata intorno all’1 lungo via Adriatico, nei pressi della rotatoria Picchi, a due passi dal King’s, c’erano sei persone. Infrazione costata un verbale di 60 euro. Ma i cani antidroga hanno rinvenuto anche mezzo grammo di hashish nelle tasche del ragazzo.
Questo, in base all’articolo 75 sulla legge che regolamenta il consumo di stupefacenti, gli costa il ritiro immediato della patente. Ad Alberto, che non era sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o di alcol, viene consegnato un permesso di guida per rientrare, lungo il percorso più breve, a casa. Il ritiro della patente lo ha convinto a non dormire a Jesolo, come aveva in programma. Alberto e Giulia, assieme agli altri ragazzi, sono andati comunque in discoteca, rimanendoci fino alle prime luci dell’alba.
Avendo un permesso di guida temporaneo, dopo il quale non avrebbe più potuto guidare, Alberto doveva tornare a casa. Nel viaggio di rientro, però, con lui c’era solo Giulia e non più gli amici trovati dalla polizia oltre il numero consentito, qualche ora prima. Questi sono rientrati a casa con altri mezzi: una decisione, conseguenza del controllo subìto, che ha salvato loro la vita.

L'INCIDENTE E IL TASSO ALCOLICO. La posizione di Alberto si complica anche perché i risultati dei test alcolemici hanno confermato un tasso di 0,76 grammi/litro.
Alberto era dunque alla guida dopo aver bevuto alcolici nella notte di festa, costata la vita alla fidanzata. E alle 8 del mattino quando è avvenuto lo schianto, probabilmente, il tasso si era anche sensibilmente abbassato, rispetto al momento dell’assunzione.
La Mercedes di Antonello è partita intorno alle 7.30 dal lido. Antonello ha imboccato la via Adriatico in direzione Treviso, poi la bretella da Caposile, variante alla statale 14 che alla Fossetta si collega alla Treviso Mare da Musile. Pochi metri prima della rotatoria, l’auto è sbandata sulla destra, uscendo di strada e schiantandosi contro un albero.
IL PERMESSO E LA PATENTE RITIRATA. Il codice della strada è chiaro. Nei casi previsti dall’articolo 216, comma 1, di ritiro dei documenti di circolazione o della patente, “l’organo accertatore deve consentire che il veicolo sia condotto in un luogo di deposito o di custodia indicato dall’avente diritto o dal conducente del veicolo.
L’agente rilascia permesso provvisorio di circolazione limitatamente al periodo di tempo necessario a condurre il veicolo nel suddetto luogo di custodia, usando la via più breve, con annotazione di essa sul verbale di contestazione”.
Ma Alberto, che precedentemente si era anche organizzato per dormire a Jesolo, non è tornato subito a casa e ha pensato di proseguire la nottata in discoteca, al King’s.
IL PAPA' ACCUSA. Fondatore della onlus i Bambini delle Fate, nata per aiutare le famiglie dei ragazzi autistici, come il primogenito Andrea, di 26 anni, Franco è abituato a stare sotto i riflettori mediatici. Ma in questo caso i commenti che anche ieri venivano sparati sui social network fanno male.
«È mancata ogni sensibilità nei confronti di quello che è successo a due giovani, due splendidi ragazzi. Questo mi fa schifo. Senza rispetto per il dolore, prima ancora di voler comprendere nulla, si è voluto parlare di droga».
Franco ha usato anche espressioni forti per esprimere la sofferenza che nessuno, se non lui, Bianca e i familiari, possono capire.
La famiglia Antonello non ha accettato le illazioni di chi punta il dito sulla (piccola) quantità d’hashish trovata nelle tasche del giovane come causa dell’incidente, quando il motivo più probabile della tragedia resta un colpo di sonno o un momento di distrazione, secondo gli inquirenti che si stanno occupando del caso.
Dall’altra parte c’è anche chi, sui social, accusa la polizia di aver ritirato la patente ad Alberto lasciandolo comunque andare, perché, al momento del controllo, il diciannovenne era risultato lucido. Solo dopo l’incidente è emerso che non aveva rispettato l’obbligo di non assumere alcolici imposto ai neo patentati.
LE INDAGINI. La Procura, con il sostituto procuratore Fabrizio Celenza, ha disposto il sequestro del veicolo e della salma che resterà a disposizione per una eventuale autopsia se sarà richiesta.
Antonello è indagato per omicidio stradale. La presenza di alcol nel suo sangue aggrava la sua posizione.

LATI OSCURI. Questi sono i fatti di cui siamo a conoscenza. Ma ci sono dei punti poco chiari. Solo quando Alberto si sveglierà potrà dare risposte agli interrogativi.
Perchè non è tornato a casa subito dopo il ritiro della patente? E perché, a questo punto, non si è fermato a dormire a Jesolo. Che cosa ha provocato l'incidente a Musile? Sono risposte che forse non potranno alleggerire la sua posizione nel quadro delle indagini, ma di certo potranno chiarire questa vicenda.
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