Scienziati a confronto al Festival di Salute di Padova
La sfida alla conservazione di una sanità pubblica parte da Padova, da un’arena simbolica come il teatro anatomico più antico del mondo. Qui da giovedì a sabato, a essere sezionato sarà il Sistema Sanitario Nazionale, con lo spirito critico proprio dell’Università, anima nobile di questa città.
Il tema del Festival di Salute organizzato da Gedi in collaborazione con il Mattino di Padova è “Prendiamoci la vita”: in streaming ma soprattutto in presenza, si discuterà di questo, immaginando nuove cure e un nuovo umanesimo. Analizzando le sfaccettature che concorrono alla salute e ascoltando tutte le voci del coro, attenti a capire chi e quando stona.
I protagonisti
Sono circa 130 gli speaker che si alterneranno tra Palazzo Moroni e Palazzo della Ragione, l’Università e il Teatro Verdi. Tra questi, un poker di Premi Nobel: si comincia con la biochimica ungherese naturalizzata americana, Katalin Karikó, insignita del riconoscimento nel 2023 per la ricerca nello sviluppo dei vaccini a mRNA di Pfizer-BioNTech e Moderna. Ma in scaletta ci sono anche altri tre vincitori: il neuroscienziato americano John O’Keefe, Michel Mayor e Giorgio Parisi.
Tra i protagonisti riconosciuti per l’eccellenza del loro lavoro, quindi, il Pulitzer Jared Diamond, premio che si è aggiudicato con “Guns, Germs and Steel”. Tanto basta per capire che al Festival a parlare sarà la scienza. Ma, in realtà, sono numerosissimi gli ospiti della tre giorni, molteplici gli sguardi e le esperienze, con “incursioni” di scrittori, attori e sportivi.
L’attualità degli studi sull’Rna, sarà trattata anche dall’ex rettore Rosario Rizzuto presidente del Centro Nazionale per la Terapia Genica e i Farmaci con Tecnologia a Rna finanziato nell’ambito del Pnrr. E, ancora, tra gli ospiti, Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, l’organizzazione indipendente che promuove la diffusione delle migliori evidenze scientifiche. In una pluralità di sguardi, anche quello dell’industria farmaceutica che vedrà, tra gli altri, Elias Khalil, presidente di Eli Lilly Italia, Europa Centro-Orientale e Israele, prima azienda farmaceutica a produrre in serie il vaccino contro la poliomielite.
E poi le eccellenze padovane cresciute sulla sinergia tra Azienda ospedaliera e Università, con alcuni direttori: giovedì Cristina Basso, Gino Gerosa e l’ex Roberto Vettor; venerdì Anna Maria Cattelan, Umberto Cillo e Angelo Dei Tos. Quindi, allargando i confini, Alberto Mantovani e Gianvito Martino, rispettivamente direttore scientifico dell’Istituto Humanitas e del San Raffaele (il 24) e Pier Franco Conte, direttore dell’Irccs San Camillo di Venezia, ex Iov (il 25).
Lo stesso giorno ci saranno il presidente dell’Aifa Robert Giovanni Nisticò ed Elettra Carini di Agenas che si occupa della realizzazione di un’infrastruttura di intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza. Dal Giappone Ishiguro Hiroshi, docente dell’Università di Osaka, la cui ricerca si concentra su robotica interattiva, avatar e androidi.
E quindi la politica con il governatore Luca Zaia che parlerà del modello veneto in un rinnovato duello a distanza con l’oggi senatore Pd Andrea Crisanti che per suo conto proverà a indicare la strada per raddrizzare una “sanità al collasso”.
Ancora tra gli ospiti, giovedì, Dario Piccinin, presidente di Movember Rugby che si occupa di prevenzione attraverso lo sport, mentre venerdì tocca a “Superman” Walter Villadei per 18 giorni nella Stazione Spaziale Internazionale.
Una sfida continua
Al centro, ovviamente, resta la sanità che si misura tutti i giorni con le sfide lanciate da una società sempre più longeva e che chiede risposte adeguate. Ecco quindi l’importanza della prevenzione soprattutto per malattie tristemente note su cui però la ricerca ha messo a segno punti fondamentali, trasformando, ad esempio, tumori che un tempo erano una condanna a morte senza appello in malattie che oggi possono essere curate e cronicizzate grazie ad approcci terapeutici sempre più personalizzati.
Tenendo conto che a fronte di patologie imbrigliate si prospettano nuove prove da affrontare. Per questo la ricerca è snodo fondamentale: passa per una chirurgia di precisione, farmaci su misura e trapianti sempre più “spinti” grazie alla capacità di recuperare organi un tempo considerati inservibili. E – come ha insegnato il Covid – non può prescindere dai vaccini.
L’obiettivo è quello di una vita lunga, certo, ma anche in salute. Per questo, come detto, serve giocare d’anticipo con gli screening: molte patologie, se identificate nelle fasi iniziali si possono sconfiggere o comunque gestire assicurando, con le giuste terapie, una vita di qualità.
Ognuno è chiamato a impegnarsi per stare in salute, sposando stili di vita personali corretti tali da evitare o ritardare il decadimento. Ma c’è anche un tema di interesse globale, come la difesa dell’ambiente – il pianeta e chi lo abita – a partire dalla lotta all’inquinamento causa di molte malattie.
Non ultima la salute mentale e i nodi di un disagio particolarmente diffuso tra i giovani, incastrati in un mondo fatto di violenza, precarietà, competizione, e la necessità di trovare una nuova umanità, di ridare spazio a fantasia, accoglienza e solidarietà.
Per iscriversi agli eventi: festivalsalute.makeitlive.it.
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