Secessionisti: ricorso legale a Strasburgo

VENEZIA. Si appelleranno alla Corte Europea dei diritti dell'uomo e  alla Corte di giustizia Europea i secessionisti veneti.

VENEZIA. Si appelleranno alla Corte Europea dei diritti dell'uomo, alla Corte di giustizia Europea, al premier Renzi e al ministro della Giustizia gli avvocati di Luigi Faccia e Marco Ferro, gli unici secessionisti ancora in carcere nell’ambito dell’inchiesta di Brescia. I legali Umberto Perilli, Alessandro Zagonel e Andrea Arman hanno contestato punto per punto l'ordinanza che ha portato in carcere i due venetisti spiegando che nella vicenda esistono difetti di giurisdizione, tanto che gli stessi avvocati non sanno a che procura fare riferimento. Anche perché Faccia non riconosce lo Stato italiano, considerandosi cittadino veneto e si dichiara «prigioniero di guerra». I legali sostengono il difetto di giurisdizione del giudice italiano, in sostanza chiederanno che lo stato si riconosca incompetente e che per questo lo rimetta in libertà, in attesa che venga stabilita a chi spetta la giurisdizione, circostanze queste che non hanno precedenti. Arman, infine, sottolinea la situazione di Faccia, da oltre in mese detenuto in regime isolamento. 22 dei 24 indagati sono stati già rimessi in libertà dal tribunale del Riesame bresciano e dal gip di Rovigo.

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