Solidaria torna a Padova dal 21 al 27 settembre: quello che c'è da sapere

La terza edizione in presenza, ma occorre prenotare. Gli eventi anche in streaming. Alecci, presidente del CSV: "E' ora di costruire un altro mondo, quello di prima non ci va più bene"

PADOVA. Sa di liberazione, il titolo scelto per la terza edizione di Solidaria. Apertamente è una folata di vento che spalanca porte. È il sogno che abbiamo coltivato nelle settimane del lockdown. È riprenderci gli spazi e il tempo. Ma è anche un impegno e dunque richiederà uno sforzo: «I pensieri non bastano, bisogna aprire i cuori, la testa, le porte. E inaugurare una fase più politica del nostro agire. La parola “politica” non deve farci paura».

"APERTAMENTE"

Parla così, Emanuele Alecci, presidente del Centro servizi volontariato, al timone di Padova capitale europea del volontariato 2020. Mare calmo e ipotesi di grandi traversate, fino a febbraio, quando il tema era “Ricucire l’Italia”. Poi la tempesta della pandemia, che ha sconvolto tutto. Tirando fuori, però, anche il meglio del volontariato.

Tutto un altro mondo

«E oggi siamo qui a girare pagina», attacca Alecci, «perché la comunità in cui vivremo è tutta da costruire, non da ricostruire. Quello che c’era prima non andava più bene. Entriamo in una nuova fase costituente del nostro Paese. Se la politica vuol capirlo, bene. Sennò noi questa fase ce la prendiamo comunque. Dopo il fermo sanitario, nuovi temi s’impongono con più forza: l’economia, l’occupazione, la solidarietà. Apertamente è il titolo più azzeccato per questo momento».

I temi

I luoghi che diventano paesaggio grazie alle relazioni, alle regole. L’ambiente, i cambiamenti climatici. L’accoglienza e la cooperazione. I nuovi modelli di welfare. C’è - nel programma di Solidaria - tutto quello che serve per una rigenerazione.

«A unirli», spiega Alecci, «c’è l’aspirazione al benessere, inteso prima di tutto come buon vivere, come bellezza. Sono le basi del nostro progetto di comunità. Il secolo scorso è stato disastroso e ci ha lasciato aspirazioni di pace e di lotta alla povertà e di contrasto all’inquinamento, tutte non realizzate. Infatti ci siamo posti un sacco di traguardi, al 2030 o al 2050, per sistemare le cose. Ecco, questo nuovo secolo non è partito meglio, perciò la costruzione del nuovo è sempre più urgente. La pandemia ci inchioda alla necessità di fare presto. Dobbiamo individuare nuovi processi, darci nuove regole».

Andrà tutto bene?

Ci siamo ripetuti - e quasi convinti - che saremmo usciti migliori dall’emergenza sanitaria, quando ci sentivamo tutti nella stessa barca. Non sta succedendo. «C’è chi è tornato alla normalità e ha solo fatto i conti di quello che ha perso e chi prima sentiva tanta solidarietà intorno e ora è di nuovo solo e ultimo», riflette Alecci. «Ora in quella barca non siamo più tutti insieme. Ecco perché gli occhiali del volontariato, che auguravamo a tutti di mettere per vedere meglio il mondo, ora servono ancora di più». Solidaria sarà una sorta di punto di distribuzione di queste lenti così speciali.

Alecci cita Revelli e il suo “Oltre il Novecento”: «C’è l’esigenza di trovare uscite di sicurezza. Un nuovo modo di convivere. E il volontariato può indicare la strada. Ma deve anche diventare esigente e formarsi, perché gli slogan non bastano più. Deve chiedere risposte, pretendere cambiamenti, imporre nuovi modelli, anche economici. Il senso del nostro lavoro, prima durante e dopo questo periodo così complesso, è tutto qui». Solidaria vuole riassumerne i contenuti, il significato, la sostanza. E dettare un’agenda di cambiamento, nuovi processi organizzativi. Abbiamo una grande occasione e non vogliamo sprecarla».

LA TERZA EDIZIONE

La parola che descrive questa edizione di Solidaria è “Apertamente”: il tema, pensato prima dell’emergenza Covid-19, ha assunto un nuovo e più forte significato. Oggi, infatti, Apertamente vuole significare la necessità di riprendere il contatto con l’ambiente e il paesaggio che ci circonda, ma vuole anche essere un invito ad un approccio mentale aperto, necessario per costruire comunità accoglienti ed inclusive.

Il palinsesto di Solidaria è composto da una trentina di appuntamenti, nati grazie alla collaborazione di moltissimi soggetti diversi - dagli Ordini professionali ai tavoli di lavoro di Padova capitale europea del volontariato 2020 - e al supporto dei partner.

La Convenzione europea del paesaggio - che compie vent’anni - rappresenta l’ossatura di questa edizione di Solidaria perché paesaggio è innanzitutto relazione. Un luogo, infatti, diviene paesaggio nel momento in cui c’è una relazione tra uomo e ambiente e un paesaggio diviene oggetto di tutela nel momento in cui una comunità di uomini stabilisce quali sono i valori e le regole che ritiene fondamentale salvaguardare.

Così il dialogo tra lo scienziato Stefano Mancuso e Serena Dandini sul volume “La nazione delle piante” sarà un appuntamento da non mancare, come quello dedicato al racconto di alcune buone prassi italiane sulla cura del paesaggio, dal giardino della Kolymbethra di Agrigento alla “Scuola di paesaggio” molisana.

Al tema del paesaggio si collega anche l’appuntamento dedicato ai cinque anni dalla “Laudato si’”, l’enciclica di papa Francesco sul nostro rapporto con la natura, mentre il rapporto tra paesaggio e architettura è al centro dell’incontro con Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia alla 17^ biennale di architettura di Venezia.
Il tema della “apertura” invece indirizza lo sguardo all’Europa e al mondo.

Marina Sereni, vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale interverrà all’appuntamento “Insieme per l’Onu. Una Convenzione Universale per il potenziamento e la democratizzazione delle Nazioni Unite”, un seminario internazionale proposto in occasione del 75° dell’Onu, mentre Alessandro Vanoli, storico e collaboratore di RadioTre, proporrà una riflessione sull’Europa dal titolo “Carlo Magno, il potere in una corona”.

Il volontariato e l’impegno civile, oltre ad essere temi di fondo comuni a tutti gli appuntamenti, saranno oggetto di un incontro che coinvolgerà alcune delle principali realtà nazionali - ANPAS, Mo.V.I., Progetto Sud, Fondazione Zancan, Associazione Luciano Tavazza - per un confronto su identità, autonomia e responsabilità del volontariato oggi, anche dopo l’esperienza Covid-19.

Come da tradizione a Solidaria non mancheranno la musica e l’arte; per il teatro propone uno spettacolo dedicato a Gianni Rodari e alla rappresentazione “Storie Holtre la Barriera” nata nell’ambito di Padova capitale europea del volontariato 2020 sul tema della disabilità. E domenica 27 il gran finale sarà con la Festa provinciale del volontariato in Prato della Valle: una vetrina per tutto il terzo settore. Per partecipare è necessario prenotarsi dal sito solidaria.eu; tutti gli appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming dalla pagina FB di Solidaria e dal canale Youtube del Csv Padova.

IL PROGRAMMA

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