Stop pesticidi in agricoltura, marcia sulle colline del Prosecco

Domenica 30 marzo Legambiente sarà in prima linea nella Marcia Stop Pesticidi, alle 10 dalla rotonda di Cison di Valmarino all’abbazia di Follina, la tradizionale iniziativa per ribadire la necessità di una drastica riduzione dell’uso di sostanze chimiche di sintesi nei campi

Una precedente edizione della marcia anti pesticidi a Cison
Una precedente edizione della marcia anti pesticidi a Cison

Domenica 30 marzo Legambiente sarà in prima linea nella Marcia Stop Pesticidi, alle 10 dalla rotonda di Cison di Valmarino all’abbazia di Follina, la tradizionale iniziativa che si svolgerà tra il Trentino-Alto Adige e il Veneto, per ribadire la necessità di una drastica riduzione dell’uso di sostanze chimiche di sintesi nei campi.

Una battaglia che l’associazione porta avanti da anni, anche con la redazione dell’annuale dossier “Stop pesticidi nel piatto”, chiedendo un modello agricolo sostenibile, capace di tutelare la biodiversità e la salute delle persone.

La marcia farà tappa a Caldaro, in Trentino-Alto Adige, e in Veneto percorrerà il tragitto da Cison fino all'Abbazia di Follina. L’obiettivo della mobilitazione è chiaro: riportare al centro del dibattito europeo l’urgenza di politiche che tutelino davvero la salute pubblica e l’ambiente. A preoccupare, tra le altre cose, è la decisione della Commissione europea di accantonare definitivamente il Regolamento sull'uso sostenibile dei fitofarmaci (SUR), cancellando l'obiettivo di dimezzare i pesticidi entro il 2030.

Secondo Legambiente, una grave battuta d’arresto che rischia di frenare il percorso verso un modello agricolo più sostenibile e rispettoso degli equilibri naturali. L'uso intensivo di pesticidi ha effetti devastanti sugli ecosistemi e sulla salute umana.

Diversi studi hanno evidenziato la correlazione tra l'esposizione ai fitofarmaci e l'aumento di patologie croniche, mentre la perdita di biodiversità nei territori più colpiti è ormai evidente: il declino di api e altri impollinatori, fondamentali per la produttività agricola, è solo una delle conseguenze più allarmanti.

Un'edizione della marcia anti pesticidi
Un'edizione della marcia anti pesticidi

La contaminazione delle falde acquifere e la presenza di residui di pesticidi nei cibi rappresentano ulteriori elementi di preoccupazione. Inoltre, in Italia si registra un aumento dell’uso di pesticidi illegali, una minaccia ancora più grave per l’ambiente e la salute delle persone, che richiede controlli più stringenti e misure efficaci di contrasto.

Parallelamente alla Marcia Stop Pesticidi, dal 20 al 30 marzo si è svolta la Settimana per le alternative ai pesticidi, un’iniziativa internazionale per promuovere pratiche agricole più sostenibili. Legambiente ha partecipato attivamente con un webinar dedicato, ribadendo la necessità di incentivare metodi di coltivazione basati sull'agroecologia e su soluzioni naturali per la difesa delle colture. Eppure, i numeri dimostrano che il cambiamento è possibile: in Italia il biologico continua a crescere, con quasi 2,5 milioni di ettari coltivati senza chimica di sintesi, pari al 19,8% della Superficie Agricola Utilizzata (SAU). Un segnale incoraggiante che dimostra come l'agroecologia e le pratiche agricole sostenibili possano garantire produzioni di qualità senza compromettere l’ambiente e la salute delle persone.

Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente, ha spiegato: “L'Italia attende da anni un Piano di Azione Nazionale aggiornato per l’uso sostenibile dei pesticidi, scaduto nel 2019 e mai rinnovato con misure più stringenti. Servono regole chiare e coraggiose, a partire dall’adozione di distanze minime di sicurezza per i trattamenti fitosanitari, ancora disattese. Come associazione, continueremo a batterci per un’agricoltura che rispetti la natura e la salute di tutti. Il futuro del settore non può essere basato sulla chimica, ma su innovazione, agroecologia e tutela degli ecosistemi. Per questo marceremo insieme il 30 marzo: per dire stop ai pesticidi e sì a un futuro più verde e sano”.

“Chiediamo un cambio di passo deciso nelle politiche agricole territoriali, nazionali ed europee - ha dichiarato Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto - puntando su regolamenti di polizia rurale efficaci, misure di sostegno agli agricoltori che adottano pratiche agroecologiche, sull'incremento delle aree coltivate con metodo biologico e sulla promozione di alternative naturali ai pesticidi. La transizione verso un modello agricolo rigenerativo è possibile e necessaria per garantire un futuro più sano e sostenibile alle prossime generazioni, e la Marcia Stop Pesticidi a cui come ogni anno aderiamo e partecipiamo con convinzione, è uno dei momenti aggregativi più importanti che si svolge in regione, utile a ricordare con forza questi obiettivi alla politica ed alle Istituzioni”.

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