Suicidi, a Belluno il record veneto

PADOVA. Belluno ha il record dei suicidi in Veneto. Nonostante risulti da anni nella top ten delle province con la qualità della vita più alta, i numeri parlano chiaro, tanto da evidenziare dei tassi quasi doppi rispetto alle media veneta. Stando agli ultimi dati forniti dall’Istat e riferiti al 2012, a Belluno ci sono stati 21 suicidi (18 uomini e 3 donne), con un tasso dell’ 11,7 ogni 100mila abitanti che, rapportato al 6,7 del Veneto, fa schizzare la provincia ai primi posti anche delle classifiche nazionali. Scorrendo i dati si nota pure Rovigo con un tasso molto alto che supera l’8/100mila (21 i suicidi), mentre le altre città contribuiscano ad abbassare la media: Venezia (7,5/100mila con 63 suicidi), Vicenza (6,8 con 70), Padova (6 circa con 59), Verona (5,7 con 74) e Treviso (5,2).
A contribuire al male di vivere c’è la crisi economica, che ha portato molti imprenditori a togliersi la vita, ma tra le cause pesano i motivi familiari, di salute, dopo aver subito gravi lutti, sentimentali o legati alla solitudine. Anche alla luce di questi numeri, nonostante segnalino un calo a livello mondiale, ma soprattutto in previsione della giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, il Veneto, e Padova in particolare, saranno in prima linea.
Proprio la città del Santo è stata una delle poche città italiane a rispondere all’appello dello Iasp (International association for suicide prevention - Associazione internazionale per la prevenzione del suicidio) organizzando una tre giorni di convegni ed eventi sul tema, coinvolgendo la De Leo Fund Onlus (help-line 800-168-678) e il centro di Telefono Amico (199-284-284), oltre ai settori del sociale del Comune e l’Università che ospiterà i convegni.
Uno dei protagonisti sarà Diego De Leo, ricercatore e psichiatra di fama internazionale, che con la moglie ha fondato la Onlus che porta il suo cognome e offre supporto a chi abbia perduto una persona cara per una causa inaspettata e violenta.
Un’idea nata dopo che i due coniugi hanno perso tragicamente i loro due figli in un incidente stradale: «Questi purtroppo sono numeri al ribasso, perché riguarda i suicidi accertati, ma a livello mondiale c’è un suicidio ogni 40 secondi ed un tentativo ogni 3. Chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie non serve. Attraverso la sensibilizzazione e grazie alla prevenzione, tutti insieme possiamo salvare molte vite».
Gli appuntamenti inizieranno giovedì 10 settembre in Prato della Valle a Padova, alle 18 per una biciclettata che, come ha spiegato De Leo: «Vuole aumentare la consapevolezza e informare la popolazione sui segnali di allarme da cogliere prima che si compia l'irreparabile». Nei due giorni successivi nell'aula E di Palazzo Bo, sede principale dell'Università di Padova, si terrà il convegno “Invitati@parlarne, le nuove frontiere dell'ascolto nella prevenzione al suicidio”.
«Il nostro principale obiettivo è dare la possibilità di trovare un volontario aperto all’ascolto e al dialogo, sostenendo e divulgando, per quanto possibile, la cultura dell’ascolto a ogni livello come fattore irrinunciabile del benessere sociale» hanno dichiarato Antonio Ioveno e Dario Briccola di Telefono Amico.
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