Supermercati aperti in Veneto anche il Primo maggio: «Feste svendute, rischio contagi e nessuno interviene»

Liberazione e Primo Maggio: Cgil, Cisl e Uil vanno all’attacco. Solo Coop Alleanza terrà chiuso domenica e sabato prossimo
13/03/2020 Milano, Ipermercato COOP, misure di sicurezza e ingressi contingentati anti diffusione di coronavirus
13/03/2020 Milano, Ipermercato COOP, misure di sicurezza e ingressi contingentati anti diffusione di coronavirus

VENEZIA. «È grave non aver ricevuto ancora risposte: le istituzioni si stanno dimenticando dei lavoratori del commercio alimentare e non possiamo tollerare che ipermercati e supermercati diventino nelle festività del 25 aprile e primo maggio luoghi di assembramento e potenziali focolai del contagio».

Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil del Veneto hanno chiesto a Regione, Comuni e aziende la chiusura delle attività di vendita anche dei generi alimentari per domani e per l’1 maggio prossimo. Ma quanto pare l’appello pare essere caduto nel nulla. Nemmeno di frontre al rischio Covid, sottolineano i sindacati, le due festività vengono rispettate. E così in piena bagarre riaperture, con il braccio di ferro che arriva a interessare anche i centri commerciali, il caso torna ad esplodere.

Domenica, in occasione della Festa della Liberazione, saranno chiusi soltanto i supermercati e gli iper Coop Alleanza. Per il resto, quasi tutti gli altri supermercati saranno aperti.

A Padova come a Treviso, Venezia, Belluno e nel resto della regione. Diversa, invece, la situazione per il Primo Maggio, ossia sabato prossimo, dove la Festa dei Lavoratori torna in presenza, ma con posti limitati, come quella che sarà celebrata, ad esempio, a Padova.

Saranno aperti i Pam, di proprietà della famiglia veneziana Bastianello, tanti punti Despar, alcuni Alì, ma solo quelli più grandi, i Conad, tra cui gli ex Auchan. Hanno, invece, al momento, annunciato la chiusura i punti vendita Coop, i Famila, del gruppo Cestaro e anche i supermercati Rossetto, della famiglia omonima veronese, che ne ha approfittato per augurare ai 2000 dipendenti Buon Primo Maggio.

«Noi del gruppo Alì abbiamo sempre avuto grande rispetto per le più importanti feste comandate» osserva Gianni Canella, figlio di Francesco e vice-presidente di Alì. «Il Primo Maggio terremo aperti solo alcuni nostri punti vendita, in genere quelli più grandi, compresi quelli che si trovano anche nelle province di Venezia e di Treviso solo per rispondere in modo adeguato all’apertura già decisa dai nostri concorrenti».

Nel frattempo i sindacati del commercio sollecitano una presa di posizione da parte di Regione e dei Comuni. «Nonostante la pandemia e nonostante le commesse non siano state ancora vaccinate, il via libera alle aperture non è stato bloccato» sottolinea Fabio Paternicò, della Uiltucs-Uil. «Lo sanno anche i bambini che le aperture nei giorni festivi favoriscono gli assembramenti».

«È paradossale che, nonostante le richieste e gli appelli fatti relativamente alla strategia di vaccinare gli operatori del commercio, soprattutto di generi alimentari, questi non possano contare su una precedenza nella somministrazione dei vaccini, una volta messi in sicurezza gli anziani e i più fragili» aggiungono Cecilia de’ Pantz (Filmcams) e Maurizia Rizzo (Fisascat). «Assurdo che le istituzioni adottino i provvedimenti di restrizione anti-contagio per i cittadini e le famiglie nei luoghi aperti delle città, mentre nei supermercati sia permesso accogliere e vedere file di persone e aggregazioni continue nei giorni festivi». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova