Tampone a sanitari, braccianti e badanti al rientro da qualsiasi Paese straniero
venezia
Il boom dei contagi da Covid arriva dall’estero e l’obiettivo di Zaia e Bonaccini è uno solo: convincere il governo a organizzare squadre anti-Covid per il tampone negli aeroporti e alle frontiere, e monitorare così l’afflusso dei turisti che rientrano da Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Chi ha scelto le vacanze al mare in uno di questi quattro Paesi, dovrà telefonare alla propria Usl e prenotare il test antiCovid entro 24 ore. Nel frattempo non potrà uscire di casa, pena una multa da mille euro.
«I virus sono importati, ho letto la vicenda dei ragazzi contagiati all’isola di Pag e degli studenti in Croazia positivi dopo una breve vacanza. Nei nostri ospedali stiamo curando persone che hanno contratto il virus in Perù e a Santo Domingo. Il Veneto non ha mai abbassato la guardia, con 1.342.577 tamponi e un milione e 200 mila test rapidi abbiamo il primato in Europa. Purtroppo da quando sono scoppiati i focolai alla caserma Serena di Treviso e alla Croce Rossa di Jesolo, l’indice Rt è salito ma l’allarme è circoscritto, anche se il vero pericolo arriva dall’esercito degli asintomatici. Il modello dei controlli a cerchi concentrici ha dato ottimi risultati, l’età media si è fortemente abbassata e su 5.900 persone in isolamento solo 124 accusano sintomi gravi. Per fortuna appena 7 sono in terapia intensiva», ha spiegato Luca Zaia.
In attesa che Roma si organizzi, il Veneto lancia la sua offensiva d’agosto con una nuova ordinanza che detta le linee guida per mettersi in sicurezza. Sono 8 le categorie che dovranno sottostare ai controlli (vedi tabella qui a fianco). Si parte dagli operatori delle case di risposo, ospedali, strutture per disabili e hospice: scatta l’obbligo del tampone per chiunque è stato in vacanza all’estero. Non solo a Parigi, Londra e Berlino, Praga e Bruxelles e al Polo Nord ma anche per chi varca il confine del Brennero per bersi una Radler e poi torna nella casa di montagna a Ferragosto. Meglio restare in Italia.
Stesso obbligo per le badanti che rientrate dai loro paesi sono pronte a prestare servizio nelle famiglie e per i lavoratori stagionali dell’agricoltura: la vendemmia è alle porte e prima di pigiare il mosto bisogna fare il tampone. Non è finita: tutti i lavoratori in trasferta all’estero per 5 giorni dovranno sottoporsi al test se vogliono rivedere la famiglia o scatta la quarantena con l’isolamento per due settimane. Ci sono poi tre liste speciali e riguardano le persone che hanno transitato o soggiornato in Romania e Bulgaria, i gruppi target (pakistani o paesi latino-americani) e i centri di accoglienza degli immigrati. L’ordinanza del Veneto ricorda poi l’obbligo di quarantena che scatta per chi arriva da 29 paesi: si va dall’Australia alla Corea e Colombia, una disposizione emanata dal ministro Speranza (vedi tabella a fianco).
Se questo è lo scenario, Luca Zaia ieri ha suonato la carica: c’è la piena consapevolezza che i laboratori di microbiologia degli ospedali saranno chiamati a un impegno straordinario, ma c’è pure la consapevolezza di vincere la sfida con i test rapidi. «Quando arriverà quello sulla saliva che stiamo collaudando a Treviso sarà una svolta epocale» ha sottolineato il governatore.
Il Veneto non ha chiuso tutte le discoteche come la Calabria ma l’appello alla prudenza è assoluto: nel week end di Ferragosto vanno evitati gli assembramenti non solo sulle piste da ballo ma anche sul lungomare. Se c’è folla va portata la mascherina, meglio essere prudenti. «Ne ho parlato con il collega Bonaccini e il ministro Boccia e credo che ci saranno novità, per le discoteche» ha detto Zaia.
Ultimo capitolo: lo sport e gli spettacoli. Vale sempre la regola del droplet. Gli spettacoli in Arena sono ripresi con i posti a scacchiera e anche per la mostra del Cinema non ci saranno restrizioni particolari. Per il calcio si annuncia una positiva novità. I tifosi potranno seguire le squadre nei ritiri di preparazione al campionato. La Lazio ha scelto Auronzo. Chi vuole vedere i gol di Immobile sa dove andare senza pagare il biglietto. Per il campionato invece vale la direttiva nazionale del ministro Spadafora: solo mille persone allo stadio. Sarà così? —
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