Tamponi “salva luna di miele” in aeroporto Marco Polo a Venezia
Da luglio nello scalo veneziano effettuati oltre mille test, l’80% rapidi. L’exploit di questi ultimi si giustifica con il numero ingente di viaggiatori provenienti da destinazioni di lungo raggio e crocieristi arrivati via aereo
VENEZIA. L’hanno soprannominato il tampone “salva luna di miele”, ovvero un tampone molecolare a risposta immediata (express, entro 1 ora), il cui esito è scritto sia in italiano e in inglese. E’ questo uno dei servizi avviato dai primi giorni di luglio presso il Covid Point al piano terra del terminal all’aeroporto Marco Polo (area Arrivi).
I viaggiatori vengono presi in carico da personale, poliglotta e con esperienza, secondo un protocollo certificato e condiviso con l’Usl 3. Sette giorni su sette (da domenica a giovedì 8-13; venerdì e sabato 8-15), compresi i festivi, consente di effettuare senza prenotazione diversi tipi di tampone.
Il tampone antigenico rapido con refertazione immediata (entro 10 minuti), il tampone molecolare a risposta breve (fast lane, referto entro 3 ore) e, appunto il tampone molecolare a risposta immediata.
“Abbiamo deciso di dotare questa nostra unità operativa di un sistema diagnostico ultra-tecnologico, sviluppato in USA dalla fondazione di Bill Gates nell’ambito dei programmi di screening in aree povere del mondo. Si tratta di un’apparecchiatura di piccole dimensioni portatile che consente la diagnosi del tampone PCR in pochissimo tempo, appena un’ora – spiega Vincenzo Papes, ad del Centro di Medicina – Questo consente di avere l’esito all’ultimo sia per chi viaggia per località molto distanti, sia per chi si troverebbe a terra per una mera disattenzione. Abbiamo assistito a diverse scene di turisti che per scarsa informazione hanno rischiato di perdere il loro volo. Coppie in viaggio di nozze e business men senza la documentazione necessaria per rientrare nel paese d’origine sono stati letteralmente salvati da questo tampone express, che ha consentito loro di evitare non solo ingenti esborsi ma pesanti cambi di programma. Grazie a questa tecnologia questo covid point si configura tra i più evoluti in Veneto e un fiore all’occhiello per l’aeroporto di Venezia”.
In queste prime 7 settimane di attività il Covid Point di Centro di Medicina all’aeroporto Marco Polo di Venezia ha effettuato circa 1.100 tamponi, l’80% dei quali rapidi, con punte di 350 tamponi la settimana di ferragosto. L’exploit dei tamponi rapidi si giustifica con il numero ingente di viaggiatori provenienti da destinazioni di lungo raggio e crocieristi arrivati via aereo.
Ben 12 le nazionalità aiutate a volare, tra le quali Brasile, Hong Kong, Corea, Giappone e Stati Uniti le più distanti. Tra le altre, principalmente europee, Paesi Bassi, Spagna, Olanda e Francia.
“L’attività all’interno dell’aerostazione del Covid Point di Centro di Medicina ha costituito fin da subito un importante riferimento per i passeggeri dell’aeroporto di Venezia e, con il ripristino dell’accesso al terminal anche ai non viaggiatori, per l’intero territorio. – dichiara Enrico Marchi, presidente del Gruppo SAVE – La gestione efficiente e costantemente aggiornata del servizio ci ha supportati nei mesi più difficili della crisi pandemica, caratterizzati da incertezza e da un contesto in evoluzione, e continua a rappresentare un punto di forza del nostro scalo anche nell’attuale fase di progressiva normalizzazione”
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