Turismo, esce la guida Lonely Planet sulle colline del Prosecco
TREVISO. Il Prosecco è conosciuto nel mondo come la Ferrari. Parola di Angelo Pittro, direttore Lonely Planet Italia. Ecco perché in 10 anni, a sentire Marina Montedoro, presidente dell’Associazione Colline Unesco, i 250 mila turisti di oggi quadruplicheranno. Ma qui si pone un problema. Dove ospitarli? Con l’accoglienza diffusa, negli edifici rurali. Che sono in censimento, paese per paese, come ha confermato Montedoro.
Alla presentazione della guida, lunedì a Castelbrando di Cison, l’assessore regionale al Turismo Caner si è rivolto alla Soprintendenza perché autorizzi le trasformazioni delle stalle in micro alloggi turistici. Un secondo appello Caner lo ha rivolto ai coltivatori perché conservino al meglio i vigneti, senza davvero ricorrere alla chimica, come sempre raccomanda il presidente Zaia. La severità, in questo senso, l’ha confermata e ribadita anche la presidente Montedoro, rispetto alle proteste di questi giorni.
Adesso c’è anche la guida Lonely Planet “Treviso e le Colline del Prosecco”. «Essere entrati a far parte della collana del leader mondiale di settore da quasi 50 anni, con oltre 150 milioni di guide turistiche create, 180 milioni di persone raggiunte all’anno e più di 20 mila destinazioni al mondo, è un nuovo segno di riconoscimento per il lavoro che l’associazione – ha sottolineato Montedoro – in collaborazione con Regione e con tutti i soggetti del territorio, sta facendo per valorizzare questo Patrimonio dell’Umanità».
Non ha dubbi Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio Prosecco Conegliano Valdobbiadene: «La guida valorizza secoli di storia e di lavoro, quelli appunto del Prosecco, che non è solo vino, ma anche cultura, oltre che economia».
La Guida Lonely Planet permetterà ad un pubblico sempre più esteso di organizzare e personalizzare la propria visita tra i 181 chilometri quadrati di declivi vitati e di borghi della Sinistra Piave, tra Conegliano e Valdobbiadene, nel migliore dei modi, senza tralasciare le tante eccellenze enogastronomiche del territorio, ha sottolineato Caner.
La guida, presentata in anteprima al Salone del libro di Torino il 19 maggio, conduce all’interno di «un viaggio intenso e pieno di bellezza» che parte da Treviso con i suoi palazzi, canali e osterie, per arrivare tra le Colline patrimonio dell’Umanità con i suoi paesaggi da sogno plasmati dal lavoro dell’uomo e i suoi borghi, attraversando poi altre meraviglie come Asolo, Monte Grappa, Montello.
«Scrivere una guida – ha concluso Denis Falconieri, autore della guida - permette di creare un legame parti colare con il territorio, grazie ai luoghi che si scoprono, alle persone che si conoscono e alle tante suggestioni che si incontrano durante il viaggio. Ero stato nelle Colline del Prosecco nel 2018: quando ci sono tornato dopo il riconoscimento Unesco, ho trovato un territorio in pieno fermento, pronto a svelare ai viaggiatori tutte le caratteristiche che lo rendono unico». Una sezione della guida è stata dedicata al turismo slow, a piedi e in bici, sempre più in voga. Tra le esperienze consigliate quella del Cammino delle Colline del Prosecco: quattro giorni per percorrere a piedi circa 50 km.
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