Un’estate di tuoni e fulmini ne sono caduti 750 mila

VENEZIA. Sono stati oltre 750 mila i fulmini che si sono abbattuti sul nostro territorio questa estate, circa la metà di quanti colpiscono l’intero Paese mediamente in un anno. E nel Veneto non c’è...

VENEZIA. Sono stati oltre 750 mila i fulmini che si sono abbattuti sul nostro territorio questa estate, circa la metà di quanti colpiscono l’intero Paese mediamente in un anno. E nel Veneto non c’è stata settimana di questa insolita stagione che non sia stata funestata da un nubifragio violento.

Se ne sono contati a decine, alcuni portatori di danni consistenti come quello di Refrontolo a Treviso o di polemiche rimbalzate sui media nazionali ed internazionali come il fulmine che potrebbe aver danneggiato il basamento della croce sul tetto della Cappella degli Scrovegni a Padova, passando per l’allagamento di Bibione e gli innumerevoli altri eventi che hanno rovinato l’estate dei veneti e degli italiani. E se ogni anno in Italia tra le 10 e 15 persone rimangono vittima dei fulmini, in base ai dati forniti dal Centro Epson Meteo, si scopre che dal 1° giugno al 31 agosto sono transitate sull’Italia 25 perturbazioni, mentre l’anno scorso in tutta l’estate le perturbazioni erano state solo 9.

È stata Vega Engineering Srl, società di ingegneria specializzata anche nella tutela dell’ambiente, ad elaborare un vademecum “Scaccia Fulmini” che contiene i suggerimenti di base per affrontare i temporali senza rischiare di rimanere folgorati. Evitare le zone con forte presenza di acqua, piscine e mare aperto è tra i primi consigli del vademecum. Per gli amanti della natura invece il consiglio è quello di allontanarsi dal riparo degli alberi, proteggersi invece il luoghi chiusi e sicuri. Per i campeggiatori è consigliato uscire dalle tende e rifugiarsi in macchina o in roulotte e camper Per gli sportivi è fortemente sconsigliato il brandire mazze da golf o canne da pesca. In tutti i casi il rischio, per altro confermato dai dati allarmanti del turismo di quest’anno, è stato quello di rimanere in casa evitando vacanze e gite fuori porta. Il tutto tenendosi lontani da prese elettriche, televisioni e apparecchi digitali. (ri.sa.)

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