Veneti e alcol, Toscani torna alla carica

Il fotografo (che sarà al Vinitaly con un suo stand) dice che collabora con il Veneto per una campagna di prevenzione dal bere, l'Usl di Treviso lo smentisce
Oliviero Toscani
Oliviero Toscani

VENEZIA. «Con Fabrica (il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton) stiamo lavorando ad un progetto con un’associazione e con l’Usl 2 Marca Trevigiana per una campagna di comunicazione che mette in guardia le donne incinte dal bere alcol. Se fanno un progetto del genere, vede che qualche problema c’è. Poi possono nascere persone con problemi. È una cosa seria…». Nuove dichiarazioni di Oliviero Toscani sull'onda del "veneti tutti ubriaconi" di qualche anno fa, e puntuale arriva la smentita della Usl 2 di Treviso: “Non vi è in corso alcuna collaborazione tra l’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana e il signor Oliviero Toscani per quanto riguarda il progetto ‘Mamma beve, bimbo beve’ o altre iniziative che riguardino la prevenzione dell’alcolismo. Il progetto è stato avviato nel 2010 e, nella sua prima edizione e nel 2014, contò sulla collaborazione di Fabrica, senza alcun coinvolgimento di Toscani. Ogni eventuale ipotesi di collaborazione è da escludersi per l’atteggiamento stesso di Toscani".

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E non è finita qui. Toscani, che sarà al Vinitaly con un suo stand (produce anche vino), nella stessa intervista rilasciata a un quotidiano, afferma: "Hanno selezionato i miei vini che, i Veneti devono capire, sono molto meglio del Prosecco industriale, e quindi inquinante, che bevono». Ed è di nuovo guerra. 

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