Veneto, segnali di ripresa del Covid. Zaia: effetto di assembramenti e scuole

Le autorità annunciano un cambio di passo sui vaccini: obiettivo 370mila entro fine marzo. La prossima settimana si partirà anche con i centenari. Lanzarin: speriamo di fare l'accordo con i medici di base per le somministrazioni

VENEZIA. Preoccupazione in Veneto per "segnali di ripresa del Covid", come ha detto il direttore generale della Santà Luciano Flor, nel corso della consueta conferenza stampa del presidente della Regione Luca Zaia dalla sede della protezione civile regionale, a Marghera. "Aumentano i ricoveri, non calano più gli attualmente positivi, cresce l'indice RT: non siamo ancora in arancione ma con sono le conseguenze delle relazioni sociali a seguito delle buone temperature e delle scuole aperte. Io penso che una correlazione con l’apertura delle scuole ci sia e lo dice tutta la letteratura scientifica, la riprova è anche il fatto che molte delle regioni che sono in difficoltà oggi hanno aperto esattamente 22, 23 giorni prima di noi le scuole», ha detto Zaia. 

Nelle ultime 24 ore in Veneto sono stati refertati 603 nuovi positivi, a fronte di 10mila tamponi (per una percentuale che è salita al 5,7%). «È vero che non è un dato significativo perché i tamponi sono pochi e perché è un dato del fine settimana ma l’incidenza sta crescendo lentamente, eravamo partiti dall’1%» ha commentato Zaia. Sono 1.334 i ricoverati totali, in leggera flessione sia sulle aree non critiche che nelle terapie intensive. Cinque i decessi registrati nell'ultimo giorno.

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Sulla situazione attuale della macchina sanitaria, il direttore Flor ha precisato che «fatto 100, cioè nel massimo avuto il 31 dicembre, oggi siamo a 25 nei reparti di rianimazione: avevano 400 casi, oggi ne abbiamo 99. Siamo in crescita di poco».

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«Continuiamo - ha spiegato - con le dimissioni, ma sono di più i pazienti che entrano che quelli che lasciano i reparti. Lo stesso vale per i malati nei reparti non intensivi dove siamo in leggerissima crescita». «I numeri però - ha spiegato Flor - sono molto bassi ma è indubbia la crescita delle persone che si ammalano. Siamo lontanissimi dai dati che chiederebbero la chiusura della scuola, ma non dobbiamo aspettare che si alzino e per questo proseguiamo a monitorare con grande attenzione l'andamento complessivo della malattia».

Sul fronte della campagna vaccinale, Flor ha annunciato un cambio di passo a partire da oggi: "Ci siamo garantiti le scorte per fare la seconda dose a tutti quelli che hanno fatto solo la prima, ora possiamo mollare un po' i freni: siamo in grado di vaccinare più di 9mila persone al giorno, l'obiettivo è farne 370mila entro la fine di marzo". 

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Dalla prossima settimana, ha annunciato Zaia, partirà anche la vaccinazione dei centenari, che finora erano rimasti esclusi, in quanto si era scelto di partire con la classe 1941 (gli ottuagenari) e poi a scalare, 1940, 1939 e via in questo senso. 

L'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin ha informato che c'è stato un primo incontro interlocutorio con i sindacati dei medici di base e che la speranza è di giungere a un accordo entro fine settimana, per la partecipazione dei medici stessi alla somministrazione dei vaccini. 

 

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