Venezia, Condorelli nuovo pg della Corte d’Appello

VENEZIA. Come previsto, il nuovo procuratore generale presso la Corte d’appello di Venezia sarà Antonino Condorelli. Ieri, l’assemblea plenaria del Consiglio superiore della magistratura ha raccolto l’indicazione della Commissione incarichi direttivi e lo ha scelto per la massima carica inquirente del Veneto: ha ottenuto 16 preferenze, sconfiggendo il suo «avversario», il romano Vittorio Paraggio, a lungo sostituto procuratore nella capitale e poi capo della Procura di Voghera.
Antonino Condorelli è originario di Catania dove è nato nel 1947. È entrato in magistratura nel 1974 e i primi passi li ha compiuti in Sicilia come pretore. Negli anni ’90 è passato alla Procura di Verona, dove per lungo tempo ha svolto le funzioni di sostituto procuratore occupandosi di casi importanti. Gli era stata affidata anche l'inchiesta sulle camicie verdi e la Guardia padana della Lega all'epoca del Parlamento del Nord, istituito a Bagnolo San Vito. Con il procuratore Guido Papalia aveva partecipato ad un summit tra diverse Procure, compresa quella milanese, svoltosi nei locali della Guardia di Finanza di Mantova. Incontro al quale aveva preso parte anche il procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli.
Prima di approdare a Mantova come procuratore della Repubblica, aveva trascorso quattro anni a Brescia, svolgendo le funzioni di sostituto alla Procura generale. Condorelli è stato anche membro del Consiglio Superiore della Magistratura dal 1990 al 1994, era stato candidato dalla corrente del Movimento per la giustizia, i così detti Verdi, ora è ancora attivo con quelli di Area, che ha riunito in un’unica corrente i Verdi e Magistratura democratica. «Certo che sono contento», ha sottolineato ieri, «e non ho paura dell’acqua alta», ha aggiunto con tono scherzoso, «perché in valigia metterò un paio di stivali». Per quanto riguarda la sua azione nella città lombarda ha precisato: «Quello che ho fatto in questi anni l'ho fatto in buona fede e con spirito di servizio. I risultati? Non spetta a me dirlo, ho fatto quello che potevo fare».
Condorelli, che abita a Verona, eredita la poltrona di un magistrato molto amato nel Veneto, Pietro Calogero, che dopo aver retto la Procura di Padova era stato nominato a Venezia. Condorelli aveva già ottenuto la maggioranza dei consensi all’interno della Commissione incarichi direttivi, ottenendo tre voti, mentre per Paraggio si erano schierati due consiglieri. Dopo il decreto del governo che prorogava di un anno la pensione per i magistrati di 70 anni aveva presentato la sua candidatura anche il procuratore di Venezia Luigi Delpino. Comunque, Condorelli rimarrà alla Procura generale per poco più di due anni.
Giorgio Cecchetti
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