Vicenza, 32enne ucciso con una coltellata

VICENZA. Un trentaduenne tunisino è stato ucciso, probabilmente con una coltellata, ieri notte a Vicenza. Il fatto è accaduto in Campo Marzio, il giardino pubblico che si trova davanti alla stazione ferroviaria berica. L’uomo sarebbe stato colpito all’addome durante una lite, poi degenerata, con alcuni immigrati.
È stato il fratello della vittima, che si trovava nei pressi del parco, a trovare il cadavere: aveva sentito un urlo e riconoscendo la voce del congiunto è intervenuto in suo aiuto, ma non è riuscito ad arrivare in tempo, né ha scorto gli aggressori. Sulla vicenda sta svolgendo le indagini la squadra Mobile vicentina che sta sentendo in Questura, dalla notte scorsa, vari immigrati per individuare gli assassini. Sotto torchio ieri sera una decina di sospetti, il cerchio si sta stringendo attorno al killer.
Per il sindaco di Vicenza, Achille Variati, l’omicidio della notte scorsa, avvenuto nel parco davanti alla stazione ferroviaria, è un«grave problema di ordine pubblico: sono a fianco del questore se serve chiedere rinforzi a Roma».
«Le indagini sono in corso - rileva Variati -, ma gli inquirenti ritengono che questo omicidio sia scaturito nel mondo della droga, fatto di gruppi in feroce competizione anche a causa della pressione delle forze dell’ordine. Ma se davvero questi malviventi, quasi sempre stranieri, stanno alzando il tiro per il controllo del territorio, ciò significa che serve ancora più lavoro di intelligence».
«Se il questore ha bisogno di altri uomini e mezzi per fare fronte a questa nuova situazione - prosegue il sindaco - già da domani noi saremo al suo fianco per chiedere rinforzi al Ministro dell’Interno, che ben conosce la nostra realtà. Il Comune, nell’ottica della collaborazione con le forze dell’ordine, per tutta l’estate ha destinato 12 agenti della polizia locale per pattugliare ogni giorno a turno Campo Marzo insieme a due poliziotti e a un carabiniere».
Variati infine ricorda che Vicenza «ha dato e continua a dare molto allo Stato. I vicentini hanno tutto il diritto di continuare a vivere in una città sicura. Le polemiche politiche della minoranza - conclude - non servono a niente e sono ingiuste nei confronti del lavoro compiuto dalle forze dell’ordine che sanno bene di non poter sottovalutare questa situazione».
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