Travolta da un suv guidato da un ubriaco, muore bimba di 10 anni nel Vicentino
Incidente domenica 16 febbraio a Creazzo, la bambina stava camminando sul marciapiedi assieme al padre e al fratello quando l’auto l’ha centrata. Mercoledì 19 il decesso, si indaga per omicidio stradale

Morire a dieci anni, dopo tre giorni di agonia. Non ce l’ha fatta la piccola Lea Stevanovic, la bambina di Vicenza che domenica 16 febbraio era stata travolta da un suv, guidato da un 50enne con un tasso alcolico nel sangue tale da non avergli nemmeno permesso di capire cosa era successo.
La piccola, stabilizzata sul posto dai medici del Suem 118, era arrivata all’ospedale di Vicenza in condizioni disperate. Il ricovero nella Terapia intensiva pediatrica e un’agonia durata tre giorni. Oggi, 19 febbraio, il suo cuore ha smesso di battere: troppo gravi le lesioni alla testa riportate dopo l’impatto violentissimo con l’auto e l’asfalto.
L’incidente
Erano le 13.30 di domenica 16 febbraio. Olmo di Creazzo, provincia di Vicenza. Lea era appena scesa dalla macchina con un amichetto. Insieme, stava aspettando che il papà finisse di parcheggiare. Avrebbero trascorso la domenica pomeriggio a casa di alcuni amici di famiglia.
La bambina si trovava sul marciapiede, quando su di lei è piombata una Hyundai Tucson, proveniente dalla Regionale 11 e diretta verso il centro del paese.
Il guidatore, un 50enne del posto, aveva perso il controllo del mezzo, uscendo dalla carreggiata e irrompendo nel parcheggio.
Lea è stata presa in pieno: prima è sbalzata sul cofano dell’auto e poi è precipitata sulla strada, sbattendo violentemente la testa sull’asfalto. Il suo amichetto, invece, è stato preso solo di striscio e ha riportato delle contusioni alla mano. Illeso il papà della piccola, che al momento dell’incidente si trovava ancora in auto.
Sul posto sono arrivati immediatamente i medici del Suem 118, che hanno provveduto ai primi tentavi di cura, di fronte a un quadro che però era già disperato. E poi i carabinieri, ai quali l’automobilista della Hyundai è apparso immediatamente in stato confusionale.
Conducente ubriaco
Dall’alcoltest, è emerso che il 50enne aveva un tasso alcolemico nel sangue nettamente superiore alla soglia consentita. Confuso, è riuscito a rispondere ad appena una manciata di domande dei militari.
Immediatamente indagato per lesioni stradali gravissime, dopo la morte della bambina, l’accusa nei suoi confronti è diventata di omicidio stradale.
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