Vigonovo, la casa della tragedia è rimasta vuota. Un mazzo di fiori per ricordare la piccola Chiara
La famiglia Battagin, chiusa nel proprio dolore, si è temporaneamente trasferita. Papà Mauro indagato dalla Procura per omicidio colposo come atto dovuto. Il Comune offre un supporto psicologico, il sostegno della parrocchia

VIGONOVO. Un mazzo di fiori deposto sul marciapiede, vicino al luogo dove la mattina di Ferragosto ha perso la vita la piccola Chiara Battagin, un anno e otto mesi appena. Il giorno dopo la tragedia c’è ancora incredulità, dolore e sconcerto a Tombelle, la piccola frazione di Vigonovo. «Ho sentito le urla, ho visto la disperazione di Mauro e Anna (i genitori, ndr) e Chiara quando era ancora viva. Hanno provato a soccorrerla. Un parente le ha fatto anche una manovra di rianimazione ma purtroppo dopo 20 minuti di soccorsi non c’è stato più nulla da fare». Alessandro Norbiato, 76 anni, il giorno dopo la tragedia, è ancora sconvolto.
Lui abita a poche decine di metri dalla famiglia Battagin. La piccola è stata inavvertitamente investita dentro il cortile di casa in via Carlo Magno al civico 8 /A dalla station wagon di color bianco del papà Mauro, durante una normale manovra di retromarcia. Non bastasse il macigno che pesa su di lui, l’uomo è ora anche indagato, come atto dovuto, per omicidio colposo.

La situazione era apparsa immediatamente in tutta la sua gravità, i familiari disperati avevano subito chiamato i sanitari del Suem che però, arrivati da Mestre, non hanno potuto far altro che constatare il decesso della piccola a causa delle ferite riportate dopo l’urto. All’interno del caseggiato composto da una decina di appartamenti, in via Carlo Magno, erano arrivati anche i carabinieri di Vigonovo e di Chioggia per i primi rilievi del caso e per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.
I genitori della piccola, con gli altri due figli, hanno lasciato la loro abitazione lunedì pomeriggio. «Non se la sentivano di restare là» spiega Norbiato «Tutto ovviamente ricordava loro quello che era appena successo. Sono sconvolti e hanno la necessità di stare tranquilli ed essere protetti dopo quello che è capitato».

Lunedì mattina il nastro bianco e rosso che era stato messo dai carabinieri sulla strada in via Carlo Magno per chiudere l’accesso alla palazzina ai curiosi era ancora lì. Per entrare sulla strada lo si poteva fare solo dal centro di Vigonovo. «Questa famiglia, mamma Anna, papà Mauro e altri due figli oltre a Chiara, un bambino e una bambina, la conosco bene. Sono qui da poco più di due anni . La mia compagna andava qualche volta ad accudire i bambini. Abbiamo regalato loro anche dei giocattoli, dondolo, un'altalena».
La notizia della tragedia è stata sentita anche da altri residenti. «Ho sentito le urla» spiega per i residenti Rolando Levorato «e poi ambulanze e un elicottero. Il quartiere era bloccato. Ho saputo della tragedia purtroppo e della morte della piccola». Sconvolto per quanto accaduto anche Stefano Bottaro storico residente della palazzina e proprietari di diversi appartamenti . «Ho saputo quello che è successo» racconta Bottaro «Conosco Mauro e la famiglia. Sono sconvolto per quello che è successo».
La tragedia è avvenuta al pianterreno della palazzina grigia di via Carlo Magno E anche martedì mattina le forze dell’ordine hanno sentito diversi testimoni e i famigliari per ricostruire l’accaduto. «I famigliari» spiega lo zio della bambina Simone «non sono più nella loro casa. Noi gli staremo vicino tutto il tempo che sarà necessario e del quale avranno bisogno. Vogliono essere lasciati in pace . Hanno un dolore immenso».
Anche il Comune è deciso a dare una mano concreta alla famiglia Battagin. «Alla famiglia» spiega il sindaco del paese Luca Martello «daremo il massimo aiuto inviando anche il supporto di uno psicologo». A far visita alla famiglia colpita dal lutto è andato subito dopo la tragedia anche il parroco del paese di Tombelle , Don Fabio.
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