Virus diffuso attraverso le fogne, indagine scientifica a Venezia

Rimane in vita fino a 12 giorni nelle feci dei malati: si studiano le tecniche migliori per abbatterlo
Interpress/Mazzega Mion Venezia, 02.12.2014.- San Polo, 3089, tentata rapina con fuga in barca.- Nella foto il rio de le Muneghette
Interpress/Mazzega Mion Venezia, 02.12.2014.- San Polo, 3089, tentata rapina con fuga in barca.- Nella foto il rio de le Muneghette

VENEZIA. Maledetto Covid 19. Non si sposta solo nell’aria minacciando di contagiare chiunque incontri nel suo cammino. Gli piace anche l’acqua dei fiumi e del mare, dove arriva attraverso le feci dei contagiati che finiscono nelle fogne, dove è stato accertato che è in grado di sopravvivere fino a dodici giorni.

A Roma e Milano uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, con prelievi di campioni negli impianti fognari cittadini, lo ha già trovato e ora lo si cerca anche a Venezia, grazie alla collaborazione dell’Ufficio Antinquinamento del Provveditorato alle Opere Pubbliche (l’ex Magistrato alle Acque), del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università di Padova, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e del Corila . Obbiettivo della ricerca è la messa a punto dei protocolli operativi per la ricerca della presenza del Sars-CoV-2 negli scarichi in laguna dei reflui fognari e la verifica della sua persistenza nelle acque e del potenziale bioaccumulo negli organismi, pesci e molluschi compresi.

Nei giorni scorsi si sono incontrati per definire i dettagli della ricerca Bruno Cozzi dell’Università di Padova, il direttore scientifico del progetto, Massimo Milan, il Provveditore Cinzia Zincone e il dirigente dell’Ufficio Antinquinamento, Francesco Sorrentino.

Anche l’Organizzazione mondiale della Sanità, convinta che gli scarichi possano essere dei buoni indicatori della presenza di patogeni, ha già utilizzato questo metodo di ricerca in passato per tracciare la polio e anche la Sars, e altre istituzioni mediche se ne sono servite per i batteri resistenti agli antibiotici e per l’epatite. «A Venezia la ricerca del Coronavirus negli scarichi dei reflui in laguna» spiegano i responsabili della ricerca «permetterà di valutare l’efficacia dei diversi tipi di trattamento nell’abbattimento del Covid-19 negli scarichi».

«Infatti» aggiungono i ricercatori «il trattamento dei reflui urbani del centro storico di Venezia, malgrado la mancanza di un vero e proprio sistema fognario, è basato su un sistema decentralizzato di oltre diecimila dispositivi individuali, dalle semplici fosse settiche fino a sofisticati impianti elettromeccanici, caratterizzati da capacità depurative diverse. Poi tutti scaricano nei canali. La diversa capacità di abbattimento della carica virale potrà rappresentare pertanto un importante criterio di selezione per orientare la scelta dei nuovi impianti». La raccolta dei campioni dei reflui è già iniziata in settembre, con prelievi periodici in due impianti di depurazione del centro storico di Venezia effettuati dal personale dell’Ufficio Antinquinamento del Provveditorato coordinato da Claudio Carrer, composto da 18 tecnici, per lo più laureati, con esperienza decennale e formazione specifica sulle tematiche ambientali, con particolare riguardo alle tecniche di analisi dei contaminanti e micro-contaminanti a livello di ultratracce.

Oltre a svolgere le funzioni tecnico-amministrative di valutazione delle caratteristiche degli impianti di depurazione e rilascio di concessioni e autorizzazioni allo scarico in laguna, l’Ufficio Antinquinamento è dotato di due laboratori di analisi per il controllo e la verifica degli scarichi, delle acque lagunari, dei sedimenti e delle ricadute atmosferiche in laguna, attraverso anche la rete di stazioni fisse dislocate nell’intera laguna, che rilevano in tempo reale le caratteristiche principali delle acque lagunari, con teletrasmissione dei dati in tempo reale alla base di Rialto. In laguna è stata avviata anche una ricerca analoga dall’Istituto Superiore di Sanità per la realizzazione di una rete di sorveglianza ambientale, microbiologica ed epidemiologica. —

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