Vitalizi a piene mani da Rocchetta a Negri ecco chi lo riscuote

Montecitorio, tra i beneficiari under 60 Folena e Rodeghiero Nell’elenco Luciano Benetton, Dino De Poli e Flavio Trinca
Di Claudio Baccarin
Pucci Treviso Intervista Franco Rocchetta agenzia fotografica foto film
Pucci Treviso Intervista Franco Rocchetta agenzia fotografica foto film

PADOVA. Partigiana a 17 anni, deputata Dc dal 1968 al 1992, prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro. Tina Anselmi riscuote mensilmente 6.314,89 euro: il vitalizio più elevato tra gli ex inquilini veneti di Montecitorio. Al secondo posto di questa particolare classifica figura Bruno Zambon, alfiere trevigiano della Coldiretti, che introita 6.004,36. Terza piazza per il verde Marco Boato, che riceve 5.923.19. È invece di 5.846,61 l’assegno cui ha diritto l’ex ministro delle Partecipazioni statali Carlo Fracanzani. Ha maturato il diritto a un vitalizio di 5.669 euro Giuseppe Giulietti, che però al momento riscuote solo lo stipendio di giornalista Rai.

Adolfo Battaglia, esponente del Pri, che fu ministro dell’Industria, ha diritto a 5.573,22. Mentre il veneziano Pier Giovanni Malvestio riscuote 5.511,42. Poco più dei socialisti Angelo Cresco (5.518,82) e Gianni De Michelis (5.517,59). Giuseppe Zuech incamera 5.471,11. Giovane pensionato (classe 1957) è il padovano Pietro Folena, cui vanno 5.202,86. A 5.093,77 ha diritto il trevigiano Lino Armellin, deputato democristiano. Tra le pensioni più alte troviamo anche quelle del veronese Ettore Peretti (5.078,22) e di Renato Corà (5.063,71). Il padovano Franco Busetto riceve una pensione di 5.053,68, così come il vicentino Giuseppe Dal Maso. Ben 5.036,94 vanno Mario Dal Castello. Nella fascia alta troviamo anche Antonio Serena (5.053, 68) e Laura Fincato (5.052,45). Sfiora i cinquemila euro (4.992,22) il padovano Beniamino Brocca, già sottosegretario alla Pubblica istruzione, padre di una delle più importanti riforme della scuola.

L’ex deputato veronese Enzo Erminero incassa mensilmente 4.865,20. Il suo conterraneo Pierafonso Fratta Pasini, fra i fondatori di Forza Italia, incamera un vitalizio di 4.456,13. L’ex sottosegretario Adriana Vigneri è a 4.407,01. Il sindaco di Castelfranco Luciano Dussin merita un assegno di 4.182,62. Il presidente del Consorzio Venezia Nuova, il vicentino Mauro Fabris, ha una rendita di 4.111,05. Osvalda Trupia detta Lalla riceve 4.099,26 Il socialista Giovanni Crema è a 4.098,40. Il vitalizio del leghista trevigiano Mauro Michielon è attestato a 4.097,27.

Di 4.087, 48 euro è il vitalizio riconosciuto al bellunese Paolo Bampo, già parlamentare della Lega Nord. Severino Galante (già Prc, poi Pdci) introita 4.083,55. Pari a 4.072, 71 è il bonifico che la Camera riconosce al rodigino Gabriele Frigato. All’ex viceministro dei Trasporti Cesare De Piccoli spettano 4.093,17. Il vicentino Giuseppe Saretta riceve 4.086,15. Ben piazzato in graduatoria è il leghista Flavio Rodeghiero (4.083,55), assessore alla Cultura nella giunta di Massimo Bitonci. Gastone Savio ha diritto a 4.077,31. Il padovano Domenico Ceravolo(ex Psiup, poi Pci) riceve 4.035,39. L’avvocato Maurizio Paniz ha diritto a 3.999,27 euro.

La sociologa padovana Franca Bimbi ha diritto a un vitalizio di 3046,10: la stessa cifra viene riconosciuta ai padovani Milvia Boselli, Mariella Mazzetto e Settimo Gottardo, ai bassanesi Elisa Pozza Tasca e Luigi D’Agrò e al veneziano Lucio Strumendo. Due euro in meno (3.044,93) vanno al filosofo veneziano Massimo Cacciari, al forzista Cesare Campa e alla verde Luana Zanella. Wilmo Ferrari guadagna 3.043,76. Marilena Marin ha un vitalizio di 2.821,07.; Franco Rocchetta è a 3.046,10.

L’ex sindaco di Padova Giustina Mistrello Destro introita 2.292,51. L’ex presidente di Veneto Banca Flavio Trinca guadagna 2.147 euro mensiili: un po’ meno di Dino De Poli, presidente di Fondazione Cassamarca (2153). Il professor Antonio Negri detto Toni riuscuote 2.107,89 euro.

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