Zaia: «Antonini alla Consulta, ora sfida per cambiare lo Stato»

Il governatore veneto esulta per la nomina del giurista alla Corte costituzionale «Atteso da battaglie giuridiche destinate a incidere sugli assetti del Paese»

treviso

«L’ingresso alla Corte Costituzionale del professor Luca Antonini è, per me e per tutto il Veneto, motivo di grande orgoglio. È un prestigioso docente di una grande Università veneta come Padova, trevigiano di adozione e veneto nel cuore. Nell’altissimo ruolo cui il Parlamento lo ha designato confermerà le doti di equilibrio, saggezza, imparzialità di giudizio, cultura giuridica che da sempre contraddistinguono il suo operato». Tutta la gioia di Zaia per la designazione di Antonini a giudice Costituzionale del Parlamento. Non è stato solo il consulente delle Regione, con Mario Bertolissi, nel percorso del referendum per l’autonomia, che ha visto la vittoria schiacciante dei “sì” lo scorso ottobre. Era capodelegazione nella trattativa con il governo.

È il docente universitario che più di tutti ha lavorato nell’ultimo decennio su federalismo, costi standard, deleghe e ora sul trasferimento alle regioni a statuto ordinario.

Certo il governatore ha visto diverse sue leggi impugnate dallo Stato e finite davanti alla Consulta. «Non ci sono solo i valori che ci hanno sempre legato», ha aggiunto Zaia, «l’incarico è il coronamento della carriera di un esegeta del diritto, di un tecnico raffinato del nostro ordinamento statale, di uno scienziato della nostra Carta, atteso ora da sfide importanti e battaglie giuridiche destinate a incidere sugli assetti dello Stato». Una “beatificazione” laica e giuridica.

Ma tra chi ha lavorato per la designazione di Antonini, frutto del patto Lega 5s, c’è sicuramente Massimo Giorgetti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, gran tessitore e uno dei saggi delle riforme nominati a suo tempo dal presidente Napolitano. Antonini era stato consulente in passato di ministri Pdl (Quagliarella e Sacconi), Lega (Calderoli), ma anche dell’ex presidente della Camera, Violante. Sempre su riforme, costi standard, federalismo fiscale e ora l’autonomia. È stato il padre dei decreti attuativi collegati alla riforma del federalismo fiscale del 2009. A Padova si complimenta Antonio De Poli, senatore dell’Udc, a Treviso Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Treviso e Belluno («Porterà a Roma i valori del Nordest e la visione del Veneto») e Marco Serena, sindaco di Villorba ove risiede Antonini. E il neogiudice? Il giurista di Gallarate, trevigiano d’azione, non parla. Chi lo conosce bene dice sia sommerso di chiamate dall’altra sera, e non sia riuscito nemmeno a parlare con i familiari.

Cattolico rigoroso, big di Cl, consigliere di Fondazione Cassamarca per il l Bo (scadrà a dicembre), ha ideato e promosso il nuovo corso di giurista internazionale d’impresa a Treviso, calibrato sulle esigenze delle Pmi “glocal”. E da legale ha appena vinto contro lo Stato: difendeva 50 comuni perlopiù veneti. Si sono ripresi 25 milioni di imposte Tari tagliati ingiustamente da un decreto del governo Monti sul fondo di solidarietà. —

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova