Zaia: intervenire subito con un tetto al prezzo del gas
Il presidente della Regione Veneto: “Non farlo subito significa spalancare le porte della povertà alle famiglie e alle imprese. Abbiamo anche segnali pesanti dal mondo del turismo”
VENEZIA. "Stiamo vivendo in un contesto di economia di guerra" dice il presidente veneto Luca Zaia. L'occasione per parlare dei prezzi pazzi del gas è la conferenza stampa organizzata a margine dell'incontro della Giunta regionale a palazzo Balbi. "Il 38 per cento del nostro gas proviene dalla Russia, il Paese aggressore in questa guerra. Il costo dell'energia è quadruplicato, ed è importante che ci sia un intervento repentino. Non intervenire significa spalancare le porte della povertà alle famiglie e alle imprese. Abbiamo anche segnali pesanti dal mondo del turismo, la nostra prima industria che fattura il 18 per cento del nostro pil. Molte catene di alberghi ci dicono che saranno costrette a riaprire al minimo" dice Zaia.
"La Russia è un Paese pressoché monopolista, ma siamo di fronte a una enorme speculazione. Si stanno vendendo scommesse sul prezzo del gas. È fondamentale che si metta un tetto al prezzo del gas in Europa, altrimenti significa che l'Europa avalla questa speculazione" scandisce il presidente veneto.
Si parla di imprese e si parla di famiglie: "L'Istat dice che le famiglie avranno una spesa maggiorata in media di 2 mila euro - dice Zaia - dobbiamo intervenire. Le condizioni socio-economiche sono mutate, con la guerra: perché, allora, non rinegoziare il Pnrr?" la proposta di Zaia. "Questa è la nostra priorità, per non avere nuovi poveri. L'appello che faccio al Premier Draghi è che sposi subito questa causa, perché non possiamo aspettare il pachiderma europeo".
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova