Zorzato: siamo leali non zerbini, da Luca mi aspetto coerenza

VENEZIA. Vicepresidente della giunta Zaia e leader di Ncd nel Veneto. A Marino Zorzato (in foto) poniamo una domanda facile facile: l’alleanza elettorale con la Lega è ormai morta e sepolta?...
MARINO ZORZATO. CONVEGNO SULL'ECONOMIA DI MONTAGNA CON LOA PARTECIPAZIONE DEL MINISTRO ZANONATO
MARINO ZORZATO. CONVEGNO SULL'ECONOMIA DI MONTAGNA CON LOA PARTECIPAZIONE DEL MINISTRO ZANONATO

VENEZIA. Vicepresidente della giunta Zaia e leader di Ncd nel Veneto. A Marino Zorzato (in foto) poniamo una domanda facile facile: l’alleanza elettorale con la Lega è ormai morta e sepolta?

«Anzitutto, preciso che noi saremo leali fino all’ultimo minuto al programma sottoscritto davanti agli elettori. Per cinque anni siamo stati responsabili, garantendo la tenuta della maggioranza su questioni decisive. Ma non faremo da zerbini: né ai leghisti né ad altri».

Infatti i vostri consiglieri hanno negato per due volte il sostegno al bilancio regionale. È il preavviso del benservito all’alleanza?

«È un segnale di insofferenza per lo sfilacciamento della maggioranza sul piano dei contenuti. Contestano le nostre astensioni? Dov’erano i rappresentanti di Forza Italia e perché quelli della Lega non erano presenti al completo? Basta ceffoni, basta propaganda, chi si vanta di garantire il buon governo deve dimostrarlo nei fatti».

Tra Salvini e Alfano volano legnate. E il capo del Carroccio esclude una coalizione con voi, perfino in Veneto dove Luca Zaia definisce Ncd «alleato serio e affidabile»...

«Sul piano nazionale, la linea lepenista, anti-Ue e populista di Salvini è largamente incompatibile con le nostre convinzioni, mi pare evidente. E mi chiedo come sia possibile conciliare l’abbraccio all’ultradestra con la tradizione federalista. Detto questo, noi stiamo lavorando sui programmi in vista di un confronto libero da diktat romani e milanesi: presto sapremo se “Prima il Veneto” è soltanto uno slogan».

Che intende dire?

«Chi decide le alleanze alle regionali venete? Luca Zaia? Flavio Tosi? Oppure sono stati degradati da colonnelli a sergenti e il dux Salvini ha l’ultima parola su tutto, in barba all’autonomia dei territori che la Lega predica da vent’anni... ».

Insomma, si aspetta un intervento diretto del governatore Zaia per neutralizzare il veto salviniano?

«Io non rincorro nessuno, né mi intrometto nella dialettica degli altri partiti. Con Zaia abbiamo amministrato per cinque anni spalla a spalla, lui dice che l’abbiamo fatto bene. Se è così, allora non c’è ragione per gettare a mare l’alleanza. In caso contrario, lui e la Lega dovranno dare delle spiegazioni, non tanto a noi ma ai cittadini».

Come finirà?

«Non sono un indovino. So che in Friuli, qualche anno fa, il presidente uscente Tondo partiva con 9 punti di vantaggio e snobbò un alleato che valeva il 2% di voti. Ora al suo posto c’è Debora Serracchiani». (f.tos.)

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