Borgomagno da riqualificare: «Progetto per 35 mila euro»

Arcella, le richieste della consulta alla giunta: più luci e sistemazione della pista ciclabile. La presidente Andreella: «Stiamo lavorando a un consorzio tra i negozianti»
BELLOTTO - CONTROLLI POLIZIA MUNICIPALE AL BORGOMAGNO
BELLOTTO - CONTROLLI POLIZIA MUNICIPALE AL BORGOMAGNO

Uno dei tratti più trascurati dell’Arcella è quello che si trova tra la fermata del tram Borgomagno e il cavalcaferrovia davanti all’ex hotel Abritto. Mezzo chilometro di strada, un tratto discusso e analizzato in lungo e in largo, con una pista ciclabile malridotta e una serie di negozi e di locali che spesso non portano valore aggiunto alla zona.

La porta dell’Arcella

Un passaggio urbano che rappresenta la porta del quartiere più grande della città, con 40 mila abitanti. Una strada battuta ogni giorno da migliaia di pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti, fino ai tanti utenti del tram diretti in centro. Proprio qui è in arrivo una riqualificazione generale chiesta dalla Consulta di quartiere.

«Sulla base dell’indagine che abbiamo condotto tra i cittadini, nell’ultima riunione abbiamo deciso quali proposte inviare all’assessore Benciolini su come spendere i 35 mila euro stanziati dal Comune. E la parte principale delle richieste è costituita proprio dalla riqualificazione urgente che dovrebbe essere fatta sull’area commerciale del cavalcavia Borgomagno – spiega la presidente Etta Andreella – Innanzitutto va ridisegnata la pista ciclabile che congiunge via Tiziano Aspetti con la stazione e con viale Codalunga anche perché è pericolosa e si dovrebbe dare, in tempi brevi, un nuovo look alle attività commerciali che ci sono lungo il cavalcavia».

Un consorzio tra negozianti

Andreella sottolinea anche cosa si potrebbe fare nei dettagli per migliorare la situazione attuale lungo il cavalcavia: «Ai locali presenti si potrebbero assegnare nuovi e più ampi plateatici e nello stesso tempo, in collaborazione con le associazioni di categoria, si potrebbe creare anche un consorzio tra di loro con la finalità di gestire al meglio le singole attività con offerte ai consumatori più allettanti rispetto a quelle attuali – spiega – Ma una delle cose più importanti da fare subito è anche un ulteriore potenziamento dell’illuminazione. Sia sopra che sotto il cavalcavia, nel tratto di via Jacopo Avanzo che va verso via Annibale da Bassano, dove c’è sempre buio anche quando c’è il sole e spesso è costellato da rifiuti di ogni sorta».

La Consulta poi, oltre al Borgomagno, ha chiesto alla giunta di varare un progetto specifico anche per l’area che a Pontevigodarzere si trova tra il lato sud del ponte sul Brenta ed il sagrato della chiesa di San Giovanni Battista. Un lembo di rione che è stato sempre trascurato da tutte le amministrazioni comunali precedenti. —

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