Venturato-Cittadella, è divorzio dopo 270 gare e sei stagioni
CITTADELLA. Era nell’aria, ora è anche ufficiale: le strade del Cittadella e di Roberto Venturato si dividono. Dopo una pausa di riflessione, infatti, il tecnico ha deciso d’ interrompere il suo percorso con il club granata dopo 270 partite e 6 annate: si è pertanto arrivati alla rescissione consensuale del contratto che lo legava per la prossima stagione.
Con una nota il Cittadella rivolge «A Roberto i migliori auguri per il prosieguo di carriera e un grande grazie per aver contribuito in modo determinante a portare in alto i nostri colori». Ma cosa farà adesso Venturato e quali sono le ragioni della sua decisione? Ebbene, il tecnico non ha ancora chiarito le sue motivazioni, non rilasciando più alcuna dichiarazione pubblica dalla cena sociale che, all’indomani del ko di Venezia, aveva fatto calare il sipario sul campionato.
La speranza è che, prima o poi dica la sua, anche per non sporcare quanto di bello c’è stato. Al momento il suo nome è ancora nell’orbita di quelli sondati dallo Spezia per il dopo-Italiano, ma è probabile che resti fermo, in attesa di una panchina.
GABRIELLI: «LO ABBIAMO ASPETTATO»
«Lunedì abbiamo chiuso formalmente la cosa, ma come sapete già da qualche settimana il quadro era questo, dovevamo solo firmare le carte per la rescissione», spiega il presidente Andrea Gabrielli.
«Venturato ci aveva comunicato la sua volontà di non proseguire il rapporto, motivando la decisione col fatto che riteneva di aver dato il massimo e di non essere pronto a ripartire dopo la delusione delle due finali perse, che hanno lasciato il segno. Come società non possiamo che rammaricarcene: pensavamo che l’amarezza nel giro di una settimana o due potesse sbollire e gli abbiamo lasciato il tempo per tornare sui suoi passi, ma neanche i successivi contatti telefonici lo hanno spinto a cambiare idea. A quel punto abbiamo preso atto della sua decisione. A noi ha detto che vuole prendersi un periodo di pausa: starà a lui dire di più, quando lo riterrà opportuno».
«FIDUCIA ALLO STAFF»
Ora si attende solo l’ufficializzazione del sostituto, che sarà Edoardo Gorini, suo storico vice, destinato a essere promosso a capo dello staff tecnico, con Roberto Musso a sua volta promosso da collaboratore tecnico a secondo allenatore. Mentre il “prof.” Andrea Redigolo e Andrea Pierobon rimarranno come preparatore atletico e dei portieri. Il presidente Gabrielli misura le parole, anche se, a quanto risulta, la decisione sul futuro della panchina granata è stata presa da tempo.
«Diciamo che questa è un’opzione seria, la soluzione che ci consentirebbe di mantenere il modulo, l’idea di gioco e la mentalità che ci ha guidato in questi anni. Non solo, ci permetterebbe di valorizzare uno degli staff tecnici più validi a livello nazionale, uno staff che, oltretutto, conosce perfettamente la realtà del Cittadella, perché da quando sono presidente loro sono qui».
IL MERCATO
Intanto le prossime ore dovrebbero essere quelle decisive per l’arrivo di Antonucci, trequartista/attaccante esterno pronto a legarsi per tre anni al club. Discorso analogo per il terzino destro, con Salvi e Libutti possibili alternative. Sul fronte richieste, il Brescia starebbe meditando un affondo per Proia, ma anche il Vicenza ha chiesto informazioni (e pare in pole position per il prestito di Diaw dal Monza).
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