Spettacolo a Bergamo, vince McNulty, sotto il sole è tregua tra i big

Fuga da lontano, vince lo statunitense. Il francese Armirail tiene la maglia rosa: e ora dopo il riposo la resa dei conti sulle Alpi

Antonio Simeoli
A Bergamo McNulty batte Healy e Frigo
A Bergamo McNulty batte Healy e Frigo

BERGAMO. Mc Nulty, signor corridore, batte Healy (idem) e Frigo (come sopra) a Bergamo, finalmente col sole e dopo una tappa spettacolare. Con i primi della classe rimandati a settembre. Hanno scelto per gli esami di riparazione, in salita. Esami duri che si chiamano Bondone, martedì, e le sue damigelle attorno a Trento, e poi tanto altro.

Il nostro racconto della tappa di Bergamo parte da Sedrina, 121 km all’arrivo. Non è un passaggio qualsiasi. Perché è terra del grande Felice Gimondi, e il paese, per il suo eroe che non c’è più da quasi quattro anni, s’è addobbato come non mail.

Valcava, Selvino, Miragolo e soprattutto Roncola. Ecco su queste salite si corre la tappa, roba nobile da classiche. E sulla Roncola si ritrovano i più forti della fuga d’inizio: Brandon McNulty (Uae), Marco Frigo (Israel) e Ben Healy (Ef). Di km ne mancano 36. I ciclisti pedalano all’insù con la maglietta aperta per il caldo, impensabile solo 24 ore prima.

Il francese Armirail ancora in rosa
Il francese Armirail ancora in rosa

Scene tipiche di Giro da oltre cent’anni diventano particolari da appuntare: maledetta pioggia. Che pare pure tornerà.
Healy a 34 km dall’arrivo prova ad andarsene come aveva fatto a Fossombrone quando l’avevano visto solo dopo il traguardo. È uno di quei (pochi) corridori che quando scattano fanno male. Ha solo 22 anni, l’irlandese ha una cilindrata superiore. Ma stavolta deve fare i conti con McNulty, che gli rivà sotto. Questione a due? C’è la Boccola, la salita del Giro di Lombardia che porta alla splendida Bergamo Alta. Ma la coppia non fa i conti con Frigo che li raggiunge, si ristacca in salita, ma piomba ancora sui due cercando pure di lanciare una volata lunga. Healy con resiste, McNulty vince. Sì un bell’arrivo a Bergamo davanti a una fiumana di gente.


I rimandati del gruppo? Niente fino all’ultimo strappo. Joao Almeida (Uae) allunga due volte, tanto per dimostrare di star bene, Geraint Thomas (Ineos), Primoz Roglic (Jumbo) e Damiano Caruso (Bahrain) sono lì. La maglia rosa (per caso) Bruno Armirail (Groupama) capisce l’antifona e decide di salire del suo passo. Vede un altro giorno in rosa, più il riposo. E vede bene.

Folla ieri sul percorso di Bergamo
Folla ieri sul percorso di Bergamo

Qui in carovana annusiamo l’aria ogni giorno e abbiamo una sensazione: Roglic sta sempre meglio. Che interesse ha a prendersi la maglia rosa quando ha davanti il poker Bondone, Val di Zoldo, Tre Cime e Lussari per staccare Thomas? Vedremo. Lunedì si riposa. Col sole. Sperando che almeno un tempo accettabile faccia compagnia al Giro anche durante la settimana. Quella degli esami a settembre.

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