Gli studenti Its: «Provare subito più lavori ti orienta ed è formativo»

I ragazzi che hanno scelto i percorsi biennali spiegano come sono arrivati al Red «Specializzazioni innovative, fondamentale poter giocare subito le proprie carte»
MARIAN -AGENZIA BIANCHI- STUDENTI SCUOLA BELZONI
MARIAN -AGENZIA BIANCHI- STUDENTI SCUOLA BELZONI

PADOVA. All’orizzonte le porte aperte del mondo del lavoro, ma è la possibilità di potersi confrontare da subito con le proprie aspirazioni a fare la differenza. E in tempi di fuga dei ragazzi all’estero è decisamente una buona notizia. Simone Romanato ha 22 anni e dopo essersi diplomato al Belzoni (Istituto tecnico costruzioni ambiente territorio, quello che una volta si chiamava istituto per geometri) si vedeva avvocato. «Dopo la maturità mi sono iscritto a Giurisprudenza: in due anni ho fatto sette esami ma poi ho lasciato» spiega oggi con la convinzione di aver imboccato la strada giusta.

Bivio università

Per Simone la strada giusta è quella di progettare e costruire le abitazioni del futuro, ed è per questo che ha scelto il corso biennale Building Manager dell’Its Red. «L’estate scorsa ho già avuto modo di fare un mese e mezzo di stage in una azienda in provincia di Brescia e passo dopo passo, mentre studio, posso affinare le mie competenze e mettere a fuoco l’attività che vorrei diventasse il mio lavoro».

Ora Simone è prossimo a intraprendere un tirocinio in una startup dell’Università di Padova che lavora con i droni che tante applicazioni oggi hanno anche nel campo dell’edilizia. «La fuga all’estro? Sicuramente i ragazzi magari fanno fatica a mettere a fuoco il loro futuro» sottolinea Simone «ma è un dato di fatto che in Italia parte del mondo del lavoro non valorizza i ragazzi, e non intendo solo dal punto di vista dello stipendio. Penso alle idee, all’entusiasmo, alla voglia di fare esperienze per poter crescere professionalmente». In sintesi, avere la possibilità di poter giocare le proprie carte.

il lavoro a portata

Elena Lorenzato (21 anni) e Giulio Magagnin (20 anni) hanno entrambi in tasca un diploma dell’indirizzo chimico del Ruzza. «L’idea di restare chiusa in un laboratorio non è quello che spero per il mio futuro lavorativo» spiega Elena. «Ho accarezzato l’idea di potermi iscrivere all’università, ma poi ha saputo del nuovo corso Nanotech Manager. Mi aspetto molto, per me è fondamentale riuscire a coniugare le competenze tecniche con la possibilità di potermi confrontare e interagire con le persone». Per Giulio, la scelta dell’Its è maturata in ragione della possibilità di misurarsi con un percorso di specializzazione ulteriore che, nell’arco di due anni, garantisce un tasso di occupabilità dell’88,5%. «L’ambito di specializzazione innovativo unito al fatto che nove ragazzi su dieci trovano subito lavoro sono stati decisivi per la scelta».

Estero o Italia

Maria Bertoncin, fresca di diploma al Kennedy di Monselice, ha 19 anni e idee chiare. «Durante il terzo anno alle superiori pensavo che il mio futuro fosse proseguire gli studi all’università e, nello specifico, iscrivermi a Ingegneria. Una volta diplomata, però, l’idea di finire poi a fare un lavoro dove avrei dovuto fare calcoli tutto il giorno mi ha fatto cambiare idea e spinta a iscrivermi al corso Building Manager.

L’estero? Non lo escludo come approdo lavorativo futuro o per maturare esperienza nell’ambito di una stage». Una scelta che Mirko Zanetti, al secondo anno del corso Energy Manager, ha già fatto. «Attraverso l’Its Red ho avuto già la possibilità di fare uno stage in Irlanda. Dopo il diploma mi sono iscritto a Ingegneria, ma ho capito che non faceva per me. La differenza sostanziale è che in questo biennio ho la possibilità di provare e capire più lavori e questo per me è stato determinante». —

M.MAR.

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