La ricetta di Moreno Argentin: «Bici, passione e mondo pro come opportunità per crescere»

Una grande opportunità per tutto il territorio termale e collinare: l’ex campione del mondo su strada: «Qui troppo spesso porte chiuse, ma servono pazienza e costanza, bisogna sapere costruire progettualità»
Federico Franchin
Moreno Argentin, intervistato agli Stati Generali da Maurizio Caiaffa (FOTOPIRAN)
Moreno Argentin, intervistato agli Stati Generali da Maurizio Caiaffa (FOTOPIRAN)

Una grande opportunità per tutto il territorio termale e collinare. Questo è il ciclismo secondo l’ex campione del Mondo delle due ruote, Moreno Argentin, intervenuto agli Stati Generali promossi da Mattino e Nordest Economia. Argentin non ha usato giri di parole nel prospettare la nuova frontiera al territorio.

«Questo è un territorio che conosco bene, in quanto 7-8 anni fa sono stato chiamato dalla Fiera di Padova per esplorare la possibilità di organizzare nuovi eventi», ha raccontato Argentin. «Credo sia necessario tenere conto dell’esperienza che già sto portando avanti in altre aree, con la Adriatica-Ionica Race, manifestazioni ciclistica che porta per cinque giorni numerosi appassionati. È una kermesse che coinvolge i partecipanti a tutto tondo anche a conoscere queste località. È certamente un grande veicolo promozionale».

Argentin ha poi spiegato come è nata questa iniziativa. «Serve la collaborazione di tutti, prima di tutto della Regione e poi dei comuni coinvolti. La Regione dà il là, poi i comuni sfruttano l’occasione per portare avanti operazioni di marketing in grado di proporre le peculiarità del territorio, comprese quelle enogastronomiche».

La manifestazione è alla quinta edizione. «Muovere il mondo dei professionisti e non solo del ciclismo per promuovere il territorio si sta rivelando una formula vincente». Secondo Argentin riuscire a portare le squadre professionistiche che partecipano alle principali gare come il Tour de France, il Giro d’Italia, la Vuelta, è certamente un modo per attirare l’attenzione sul territorio e promuoverne la storia e la cultura. «Questa kermesse viene trasmessa in 150 paesi al mondo e quindi la cassa di risonanza è davvero importante», ha aggiunto. «Mi sono approcciato anche a questo territorio, quello delle Terme e dei Colli Euganei e purtroppo non ho riscontrato lo stesso interesse».

L’ex campione ha poi sottolineato quello che deve essere l’approccio: «Non si può volere tutto e subito, bisogna avere pazienza. In quanto un evento dà i suoi frutti a livello di investimento magari dopo 7-8 anni. Debbo dire che qui ho trovato, in più tornate, le porte chiuse, non si è creduto nelle potenzialità che può avere una kermesse come l’Adriatica-Ionica. Si è persa in passato una grande occasione per riempire gli hotel. Il territorio ci deve credere, ma finora ho notato che tale convinzione non c’è».

Secondo Argentin le Terme e i Colli Euganei hanno tutte le potenzialità per andare ad esplorare anche questo segmento di mercato. «Basta crederci, come stanno facendo altre località con gli eventi sportivi. Prendiamo come esempio il Gran Premio di Imola di Formula 1 che muove in quella settimana ben 250 miliardi di euro e che è diventato un elemento di promozione turistica del territorio. In Francia si è giunti già alla terza edizione di una competizione che riempie per giorni gli hotel del Frejus, promuovendoli. Oltre agli iscritti ci sono le famiglie che hanno la possibilità di scoprire le peculiarità della zona».

Non solo gare, ma anche hotel adeguati. «In Emilia Romagna si punta molto sulla bike economy. Ci sono anche hotel studiati appositamente per gli appassionati delle due ruote. Perché non portare esperienze di questo genere anche qui sui Colli Euganei e alle Terme? Basti pensare anche all’esperienza positiva delle colline del Prosecco, nel Trevigiano, dove un giro in bici è occasione per scoprire le bellezze del territorio e assaporarne i prodotti».

Argentin ha un’idea da proporre ad Abano e Montegrotto. «Ci sono 1.000 professionisti nel mondo per una ventina di squadre. Nel periodo di novembre e dicembre la stagione inizia ad avere un periodo tranquillo, perché non essere attrattivi per loro proponendo soggiorni negli hotel termali? Ci sono hotel che propongono benessere, relax, cure, tutto quello che cerca un ciclista professionista per staccare dalla stagione sportiva. È giusto sottolineare infatti che essere sportivo professionista comporta un grande stress mentale e che quindi a un certo punto si ha la necessità di intraprendere attività che consentano di ricaricare le batterie».

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