Partecipare alla sfida delle idee

Stati generali del turismo delle Terme e Colli Euganei: l’iniziativa del mattino di Padova e di Nordest Economia. La presentazione del direttore 
Fabrizio Brancoli
La sala di Villa dei Vescovi, per gli Stati generali del Turismo Terme e Colli (fotoservizio Piran)
La sala di Villa dei Vescovi, per gli Stati generali del Turismo Terme e Colli (fotoservizio Piran)

Ieri il Mattino è uscito con otto pagine speciali sul turismo di Terme e Colli Euganei, dopo dieci giorni di pubblicazioni intensive su questo tema che riguarda sempre di più il territorio, insomma, tutti noi. Ci permettete di portarvi per qualche istante nelle nostre riunioni di redazione, come microspie nascoste nelle nostre discussioni preparatorie? Se fosse stati una microspia nella saletta in fondo a sinistra, a metà del corridoio del giornale, avreste constatato come la copertina di quelle 8 pagine fosse stata facilissima e difficilissima.

Il futuro di Terme e Colli Euganei: nuova alleanza sul turismo
Il tavolo dei relatori (foto Piran)

Invece di un’immagine unica avevamo inserito un quadrato di nove foto. È stato facilissimo, appunto. Perché nel parlare di Terme e Colli come risorsa turistica, non mancano gli spunti. Abano, Montegrotto, le vigne, il castello del Catajo, Valsanzibio, il tramonto sui Colli, Villa dei Vescovi, fontane, piscine di benessere e l’abbazia di Praglia.

Eppure, quanta difficoltà nello scartare altri scenari, a decine. Ecco, in quei nove riquadri, nella loro molteplicità e nella loro incapacità di esaurire un territorio, c’è il senso dei nostri Stati generali, espressione forse eccessiva ma che traduce l’intenzione di aprirsi a tante voci e di affrontare seriamente questo mosaico di sensibilità e di economie, di strategie e talvolta anche di incomprensioni. Un mosaico che è un’opera d’arte. E che, questa è davvero una certezza, ha un grande potenziale insondato.

Ieri ne abbiamo ascoltate, di idee e proposte, di soluzioni possibili e di critiche su cui riflettere. A noi sono piaciute anche le voci tra le file della platea, come una spettatrice che ha detto “serviva, una cosa così; ci voleva il giornale, per farla”: vedere la sala piena, assistere all’innesco delle conoscenze e dei rapporti, è stata una prova cruciale del ruolo di un organo di informazione, il cardine per le tematiche di una comunità. E che bello respirare l’interesse quasi religioso con il quale sono stati seguiti i vari segmenti della giornata (due interviste al presidente Zaia e a Moreno Argentin, due panel riservati agli operatori locali ed esterni).

I nove riquadri della copertina di ieri, e tutte le altre foto che non abbiamo scelto magari sbagliando, ci dicono che fare turismo in quest’area significa mettere insieme valori e differenze, giustificare le identità e rispettarle, ma collegarle.

Oggi, per la copertina, scegliamo una foto sola: mostra le persone che c’erano e che credono nello sviluppo di un territorio. Hanno scelto di esserci, hanno condiviso. Noi, insieme, crediamo nelle persone e nella partecipazione.

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