Sweden & Martina, il gioiello nascosto dell’industria padovana

L’azienda di Due Carrare, 100 milioni di ricavi, eccellenza mondiale dell’implantologia odontoiatrica ospiterà l’evento Top 500 Padova di giovedì 21. Il sito www.eventinem.it per partecipare e visitarla

Se si guida da Due Carrare in direzione Maserà, nella Bassa Padovana, dopo pochi chilometri si intravede il profilo di una fabbrica dall’aspetto ultra moderno, con l’insegna Sweden & Martina. Se già l’esterno rapisce l’occhio, la vera sorpresa si prova quando si varcano i cancelli e si entra in un complesso di notevole impatto architettonico, distribuiti in una grande area verde, che ospitano gli uffici, i laboratori e la produzione di un’azienda poco nota al grande pubblico, nonostante nel suo settore sia una delle eccellenze a livello mondiale.

È qui, in questo gioiello nascosto dell’industria nordestina, che giovedì 21 si terrà l’evento Top 500 dedicato alle imprese leader di Padova e della sua provincia, con relatori quali Alessandro Banzato, presidente di Acciaierie Venete, Enrico Franzolin, presidente di Unox, Massimo Pavin, presidente di Sirmax, Chiara Rossetto, amministratore delegato di Molino Rossetto, Albino Tonazzo, amministratore unico di Kioene, Leopoldo Destro, presidente di Confindustria Veneto Est.

Sandro Martina, che oggi ha 85 anni, ha fondato la Sweden & Martina nel 1972. «Avevo iniziato nella meccanica, fabbricando strumenti per fresare prima i metalli, poi l’oro. Facendo queste esperienze, è arrivata l’intuizione: l’industria dell’implantologia dentale era agli inizi e le competenze che avevamo acquisito si sono rivelate utili», racconta. Passati i cinquant’anni di vita, la Sweden & Martina è uno dei leader assoluti del settore, con un giro d’affari che a livello consolidato ha superato i 100 milioni di euro. Gran parte dei ricavi, il 65 per cento circa, viene dagli impianti per l’odontoiatria. La quota che resta arriva invece da altri articoli odontoiatrici e dagli “allineatori”, le mascherine utilizzate per correggere la posizione dei denti, anche loro in forte sviluppo.

Se si pensa alle dimensioni minuscole di un impianto dentale, è difficile immaginare che possa essere prodotto in un impianto delle dimensioni di quello della Sweden & Martina, che gli ospiti dell’evento Top 500 potranno visitare prima dell’inizio dei lavori, previsto alle 17: per partecipare è sufficiente registrarsi sul sito www.eventinem.it, così com’è necessario fare per l’evento. Il cuore produttivo dell’azienda è costituito di una grande ambiente dove sono allineati 24 torni capaci di sfornare ogni giorno circa 2.000 impianti in titanio, sottoposti uno a uno al controllo qualità.

Tra le lavorazioni ad alta tecnologia effettuate, c’è la fresatura del titanio con sabbia di zirconio, lo stesso materiale che viene utilizzato per poi plasmare la corona del dente sostitutivo: «Questo lavoro di finitura è molto importante perché crea sul metallo delle microscopiche cavità, che facilitano la saldatura tra l’osso e l’impianto», racconta il CEO Alberto Martina, che con la sorella Elisabetta rappresenta la seconda generazione della famiglia al lavoro in azienda. «Se una volta ci voleva molto tempo perché l’impianto si saldasse, grazie all’innovazione continua ora è molto più rapido», spiega.

L’innovazione è uno dei punti di forza di Sweden & Martina, che copre una fascia alta di mercato e lavora continuamente sulla formazione non solo della forza vendite ma anche degli odontoiatri, i clienti. Racconta Alberto Martina: «Teniamo circa mille corsi di formazione l’anno, con piccoli gruppi che vengono a studiare qui, oppure nei mercati dove siamo presenti. Può capitare che in una sola giornata abbiamo corsi in contemporanea a Lisbona, a Madrid e a New York». Cinque anni fa, infatti, l’azienda padovana è entrata sul mercato americano, che si è rivelato subito molto promettente: «La realtà è che l’odontoiatria e l’implantologia italiane rappresentano un’eccellenza a livello mondiale», dice il presidente Sandro Martina, «ed è per questo motivo che da Paesi come Gran Bretagna o Stati Uniti molti clienti vengono qui, ad imparare da noi».

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