Nespoli spiega il legame tra spazio e salute: «Così il corpo cambia in assenza di gravità»
L’astronauta italiano al World Helath Forum di Padova, con lui esperti internazionali. Il Prefetto Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, racconterà come difendere i dati sanitari dagli hacker
Nella sua carriera ha volato nello spazio per ben tre volte: nel 2007 sullo Space Shuttle americano e nel 2010-2011 prima, e nel 2017 poi, sulla navicella russa Soyuz, sempre alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, dove ha vissuto e lavorato per 313 giorni.
L’astronauta Paolo Nespoli è uno degli ospiti più attesi al World Health Forum Veneto, l’evento in programma da mercoledì 20 a sabato 23 marzo a Padova, tra il Salone del Palazzo della Ragione e gli spazi di Padova Congress, promosso dalla Regione del Veneto, Comune di Padova, Università degli Studi di Padova, Camera di Commercio di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Motore Sanità, VIMM - Veneto Institute of Molecular Medicine, Venicepromex e Veneto Innovazione.
Così Nespoli anticipa l’intervento che terrà sabato 23 marzo alle 12.40 al centro congressi Padova Congress, dal titolo “Vivere in salute nello spazio”: «L’ambiente dello spazio, specialmente l’Orbita Bassa Terrestre, dove a 400 chilometri viaggia la Stazione Spaziale Internazionale, offre la possibilità di sfruttare le condizioni locali, specie la condizione di non percepire la forza di gravità, per analizzare e caratterizzare tutta una serie di realtà che normalmente sono mascherate dalla forza di gravità. Inoltre – prosegue Nespoli –, anche il corpo cambia, ed è estremamente interessante fare esperimenti biologici per allargare le nostre conoscenze. Ma anche esplorando, ovvero andando più lontano, come sulla Luna o su Marte, si acquisiscono competenze scientifiche e tecniche molto importanti. Tutte cose che allargano la conoscenza e ci permettono di vivere meglio sul nostro pianeta».
Il World Health Forum Veneto ospiterà le eccellenze della ricerca internazionale, con oltre 100 speaker nelle quattro giornate.
Mihaela van der Schaar è John Humphrey Plummer Professor di Machine Learning, Intelligenza Artificiale e Medicina all'Università di Cambridge e Fellow all'Alan Turing Institute di Londra. Dirige il van der Schaar Lab ed è fondatrice e direttrice del Cambridge Center for AI in Medicine (CCAIM). È personalmente accreditata come inventore di 35 brevetti statunitensi, ha apportato oltre 45 contributi a standard internazionali per i quali ha ricevuto 3 premi ISO. Nel 2019, un rapporto Nesta l’ha definita la ricercatrice sull’intelligenza artificiale più citata nel Regno Unito. Nel suo keynote speech il 21 marzo alle 9.40 al Padova Congress, dal titolo “Pushing Medical Frontiers: AI-Driven Breakthroughs in Medicine”, Mihaela van der Schaar esplorerà gli impatti dell'apprendimento automatico sulla medicina personalizzata e sugli studi clinici, evidenziando i progressi nello screening, nella diagnosi, nei trattamenti e nel monitoraggio personalizzati. Esporrà esempi concreti di come l’intelligenza artificiale può ridefinire l’intero panorama sanitario, fornendo approfondimenti sulle attuali applicazioni, sfide e direzioni future dell’intelligenza artificiale in medicina.
Alessandro Doria, professore alla Harvard Medical School di Boston, ricercatore senior e capo della sezione di genetica ed epidemiologia al Joslin Diabetes Center di Boston, interverrà il 22 marzo alle 9 sul tema “Leveraging genetics for AI-based personalized medicine of common multifactorial disorders”. Il completamento del Progetto Genoma Umano e i progressi tecnologici hanno consentito l’identificazione di migliaia di varianti genetiche associate a comuni disturbi multifattoriali come malattie cardiovascolari, diabete e cancro. L’intelligenza artificiale offre l’opportunità di integrare queste informazioni genetiche con dati relativi alle esposizioni ambientali, all’anamnesi precedente e ad altre caratteristiche cliniche al fine di identificare individui ad alto rischio di questi disturbi e sviluppare programmi preventivi e terapeutici adattati alle loro caratteristiche individuali.
Sebastien Ourselin, preside della School of Biomedical Engineering & Imaging Sciences del King's College di Londra, racconterà come il King’s College, insieme ad altre tre università londinesi, stiano costruendo un’infrastruttura di intelligenza artificiale e big data in 10 aziende ospedaliere, coinvolgendo 16 milioni di pazienti. L'infrastruttura, costruita con l’obiettivo di rispettare la privacy, consentirà di utilizzare tutti i dati clinici per scopi di ricerca, clinici e operativi, permettendo l'addestramento degli algoritmi sui dati clinici senza che i dati lascino mai l’ospedale. Il tema sarà al centro del suo intervento, il 22 marzo alle 14, dal titolo “Learning across 16M patients: platforms and applications in acute care”.
Diversi gli interventi di spicco anche nella giornata di sabato 23 marzo al centro congressi Padova Congress. Alle 9, nella sala di Motore Sanità, Mariella Enoc, tra le più importanti manager in ambito sanitario, terrà uno speech dal titolo “Bisogni, proposte, soluzioni in sanità per una nuova politica industriale del Paese Italia”.Procuratrice speciale dell’Ospedale Valduce, Enoc è stata a lungo presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù.
Alle 10.45, negli spazi della Regione Veneto, il Prefetto Bruno Frattasi, Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, terrà un intervento, negli spazi della Regione Veneto al Padova Congress, sul tema “La Cybersicurezza come leva strategica”. Alle 12.50, nell’ambito degli incontri promossi dal VIMM - Veneto Institute of Molecular Medicine, interverrà il professore Mauro Giacca, Capo della Scuola di Medicina e Scienze Cardiovascolari e Metaboliche del King’s College London, sul tema “La ricerca oltre i confini nazionali: avventure e segreti”.
Le iscrizioni alle quattro giornate di evento, gratuite, sono aperte sul sito web.
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