Addio alla Pantera Nera Il calcio piange Eusebio

Era nato in Mozambico, stella del Portogallo e del Benfica, si è spento a 71 anni Segnò 733 gol in 745 partite. Blatter: «Una leggenda». Mourinho: «Re immortale»
Picture dated 1968 shows Manchester United player George Best (C) with Benfica Lisbon players, Eusebio (R) and Coluna (2nd R) during their European Champions Cup final at Wembley stadium in London. ANSA
Picture dated 1968 shows Manchester United player George Best (C) with Benfica Lisbon players, Eusebio (R) and Coluna (2nd R) during their European Champions Cup final at Wembley stadium in London. ANSA

LISBONA. Il mondo del calcio piange la Pantera Nera: Eusebio, uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi che fece grande il Benfica e la nazionale portoghese, si è spento Lisbona all’età di 71 anni per complicazioni cardiache. Il governo portoghese ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. Nato nel 1942 nell’ex colonia portoghese del Mozambico, Eusebio era diventato un simbolo del calcio lusitano con le 733 reti segnate in 745 partite professionistiche. Aveva problemi di salute dal 2012, quand’era stato ricoverato in ospedale per un ictus durante la sua permanenza in Polonia per seguire gli europei, ma negli ultimi tempi le sue condizioni sembravano migliorate.

Nei 15 anni in cui ha indossato la maglia del Benfica, Eusebio era stato per sette volte capocannoniere del campionato portoghese arrivando a realizzare 42 gol nel 1968. Con la Pantera Nera, com’era soprannominato, i rossi di Lisbona conquistarono 11 scudetti, una Coppa dei Campioni e 5 Coppe del Portogallo. Ai mondiali del 1966 trascinò il Portogallo al terzo posto chiudendo come capocannoniere con 9 reti. Migliaia di tifosi sono accorsi alla cappella dello Stadio de la Luz, l’impianto di casa del Benfica, per rendere omaggio alla salma nella camera ardente. Dopo un ultimo giro di campo nel suo stadio, come aveva richiesto lui stesso, i funerali di Eusebio si terranno oggi pomeriggio nella Chiesa del Seminario, poi la sepoltura nel cimitero di Lumiar. Il premier portoghese, Pedro Passos Coelho, ha inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia in cui ricorda Eusebio da Silva Ferreira come «un genio del calcio» e «un esempio di professionalità e determinazione». «Il calcio ha perso una leggenda», ha commentato il presidente della Fifa, Blatter, «ma Eusebio non perderà mai il suo posto tra i grandi. Era una ambasciatore della Fifa e ne sentiremo molto la mancanza, riposa in pace, Pantera Nera».

«Sul campo Eusebio è stato una vera leggenda, sia con la maglia del Portogallo che con quella del Benfica», ha ricordato il presidente dell’Uefa, Michel Platini, «ma anche lontano dal campo, è stato un vero campione del calcio portoghese a livello internazionale. È stato un uomo buono e piacevole, ci mancherà molto». Tra gli omaggi più sentiti quello del connazionale José Mourinho che lo ha definito «un immortale, una delle più grandi figure del Portogallo, un grande uomo del nostro Paese». «Il re! Il più grande! Grave perdita per tutti noi», ha twittato Luis Figo, un altro grande del calcio lusitano e Cristiano Ronaldo, ha rivolto un «riposa in pace» all’«eterno Eusebio».

Per Franz Beckenbauer, la Pantera Nera è stata «uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi» oltre che «un amico». «È una notizia molto triste per tutti noi», le parole di Carlo Ancelotti.

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