Addio lettore Cd, in auto ora sale l’Mp3

C’erano una volta i mangiacassette: quelli che hanno fatto la fortuna di aziende come la Pioneer o l’Alpine e che fino alla metà degli anni Novanta hanno accompagnato nella guida, riproducendo le note incise su chilometri e chilometri di nastri magnetici, gli automobilisti di tutto il mondo.
Poi sono arrivati i Cd, o meglio i Compact disc, nati da una joint venture tra la DuPont e la Philips. Quei dischetti specchiati e letti da un raggio laser, poco apprezzati solo dagli audiofili super esigenti per il suono troppo cristallino, che hanno generato una vera e propria rivoluzione nel settore dell’hi-fi: compreso quello del car audio.
L’elevata dinamica del supporto digitale usato da quest’ultimi si è del resto subito dimostrata superiore a quella dei sistemi analogici: soprattutto nelle auto dove senza investire cifre esorbitanti si è arrivati a ottenere dei risultati oltre la norma in fatto di acustica. E il tutto, pur non essendo i Cd privi di difetti rilevabili anche dalla gran parte del pubblico: come ad esempio il fatto di “saltare” nei dispositivi portatili durante la marcia creando delle fastidiose interruzioni nel funzionamento.
Il boom però è durato fino a qualche anno fa, perché il declino dei Compact disc è iniziato con l’avvento dell’Mp3: ovvero un formato di compressione audio, subito diffuso tra le generazioni più giovani grazie all’iPod della Apple, che pur avendo una qualità sonora inferiore ma comunque accettabile ha permesso di accantonare i tradizionali riproduttori meccanici sostituendoli con dei lettori di hard disc e successivamente con delle memorie solide digitali grandi pochi millimetri ma capaci di contenere migliaia e migliaia di brani e perfino dei file multimediali o video.
Non c’è allora da meravigliarsi troppo se pure nelle automobili l’Mp3 sembra ormai destinato a diventare la principale fonte di musica. Una recente ricerca della società Ihs Automotive ha confermato che negli Stati Uniti già quest’anno il 24% delle vetture vendute saranno prive di un lettore Cd. Mentre nel 2021 si arriverà al 46% grazie anche alla possibilità, offerta dai più moderni dispositivi audio mobili, di interfacciarsi con le banche musicali on line e scaricare la musica via streaming.
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