Alex & Mirna, sport amore e... Padova

PADOVA. Volendo lanciarsi in un parallelo, sono la Federica Pellegrini e il Pippo Magnini d’Austria. La coppia d’oro dello sport nazionale. Lui è il nuovo schiacciatore della Tonazzo Padova Alexander Berger, lei la nuotatrice croata - naturalizzata austriaca - Mirna Jukic, medaglia di bronzo nella rana ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 e ai Mondiali di Roma 2009.
Si sono sposati a fine agosto, pochi giorni prima dell’inizio dell’avventura di Berger nel Belpaese, ma, a differenza dei due campioni azzurri, sono molto più restii a parlare della propria vita privata. Una scelta in parte dovuta anche alla precedente storia di lei, finita male, con il tennista Jurgen Melzer, e alle continue domande che invadevano la sfera personale. Un sorriso per tutti e tanta voglia di mettersi in gioco, Berger scuote il capo quando gli si chiede della sua bella, preferendo parlare di pallavolo. «Da sempre seguo il campionato italiano e so che il livello è molto alto. Per me questa è la seconda esperienza all’estero dopo quella al Nantes della scorsa stagione, ma so quanto qui le cose siano più difficili. Sono impaziente d’iniziare quest’avventura», spiega in inglese.

Al suo fianco Mirna ancora non c’è, perché impegnata a condurre un programma sportivo per la tivù austriaca, “sfruttando” i suoi studi di giornalismo. Ma la Jukic in questo periodo è anche alle prese con l’organizzazione della “Mirno more” - letteralmente “Mare calmo” - il più importante progetto di vela socio-educativa d’Europa, in programma dal 19 al 26 settembre lungo le coste croate: coinvolgerà oltre 900 bambini in situazioni sociali difficili e con disabilità fisiche o psichiche, provenienti da 18 nazioni.
Alle sue spalle c’è anche il dramma della guerra nella ex Jugoslavia, vissuto in prima persona: «Sono di Vukovar e ho sperimentato in quel periodo come si possa perdere tutto in pochi secondi. Siamo andati via da casa con mia madre che teneva in braccio mio fratello, portando con noi solo un sacchetto con un paio di vestiti e lasciando denaro, gioielli e altri oggetti a cui tenevamo. Nulla ha un valore maggiore della sopravvivenza», ha ricordare in un’intervista recente a un settimanale austriaco.
Mirna ha anche lavorato con la Federnuoto del Paese che l’ha adottata: «Occupandomi della promozione dei talenti, dando consigli ai ragazzi del settore giovanile, spiegando loro come si conduce una carriera professionistica e quanto importante sia la disciplina: solo con una buona pianificazione si può trovare il tempo anche per gli amici».
Concetti che il marito Alexander sposa completamente, tant’è che se gli si chiede di descriversi per prima cosa dice: «Sono una persona a cui piace lavorare sodo». Sugli spalti ci sarà Mirna, quando potrà raggiungerlo alle partite della Tonazzo. E certamente sarà difficile non notarne la presenza.
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