Antenore il cuore non basta il derby in casa va a Vicenza

La Virtus arriva all’ultimo quarto a meno 4 ma nel finale regala un facile possesso I berici espugnano per la seconda volta consecutiva il palasport di Rubano
Luca Perin

Luca Perin / RUBANO

I passi in avanti messi in mostra rispetto a Fiorenzuola non sono bastati all’Antenore Energia Virtus per portare a casa il derby con Vicenza: contro i biancorossi finisce 70-77 con gli ospiti che in campionato fanno festa per la seconda stagione consecutiva a Rubano, dopo aver sofferto per due anni le vittorie neroverdi sia in casa che in trasferta nell’era pre-covid.

La squadra di coach Riccardo De Nicolao infatti paga a caro prezzo ancora una volta pessime percentuali al tiro da tre e la sensazione di non avere sempre le idee chiare nelle scelte da prendere nelle azioni offensive. Ma nonostante questo da mettere sul piatto della bilancia c’è anche un po’ di sfortuna perché la Virtus era riuscita nel terzo quarto a mettere la testa avanti dopo una grande rincorsa (46-45), ma anche perché il finale poteva prendere una piega diversa dato che ad un minuto e mezzo dalla fine si era ancora in corsa a -5 con il possesso della palla in mano.

VICENZA GUIDA IL MATCH

Coach De Nicolao ripropone il solito quintetto con il cugino Francesco in cabina di regia, Bocconcelli nello spot di guardia, il giovanissimo Marangon e Ferrari come ali e Lusvarghi come centro.

L’inizio è equilibrato con subito De Nicolao e Ferrari che vanno a segno (17-15) ma con Vicenza che nel finale di primo quarto riesce nel primo strappo con 7 punti filati di Mazzucchelli, grande protagonista del match. E il primo parziale si chiude sul 17-22. L’Antenore prova a rimettersi in marcia con Ferrari e Marangon ma è ancora brava Vicenza a rimettere margine fino alla schiacciata del +9 di Piccoli. La Virtus sembra barcollare ma trova invece una grande reazione e in un minuto arrivano la tripla di De Nicolao e i canestri di Cecchinato e Schiavon a portare sul -2 il risultato, che diventerà 32-35 all’intervallo lungo.

SORPASSO E SPRECO

La Virtus esce bene dagli spogliatoi e Lusvarghi va a trovare il pareggio sul 40 pari. Vicenza prova per l’ennesima volta a scappare via ma De Nicolao è bravo guidare la squadra con la sua regia: dalla sua mano esce infatti il sorpasso sul 46-45. L’inerzia però non cambia e i biancorossi non subiscono il colpo ed anzi Vicenza rimette presto un solco di 8 punti con Padova che si fa trovare con poche idee in attacco nei momenti decisivi. Il terzo periodo si chiude 48-56. Virtus però non molla l’osso: due triple di Schiavon e Lovisotto riaccendono Rubano e fanno vedere il -4 (56-60) a Padova ad inizio ultimo quarto. A smorzare subito l’entusiasmo è Mazzucchelli, firmando una tripla pesantissima e ripetendosi poco più tardi per il 61-70 a 3’ dalla fine: il play chiuderà il match con 19 punti. Ma bravi De Nicolao e Ferrari ad accorciare subito il punteggio con due grandi giocate, ridando all’Antenore Energia un’ultima possibilità sul -5 ad un minuto e trenta dal termine. Qui però un banale errore in rimessa regala un possesso d’oro a Vicenza che va di fatto a chiudere il match, Virtus lotta con le unghie fino agli ultimi secondi ma non c’è più nulla da fare: il margine è incolmabile e il derby lo festeggiano i biancorossi. ––

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