Auro Palomba entra nel capitale del Milan «Un affare di cuore»

treviso. Un affare di cuore (rossonero): Auro Palomba, presidente e fondatore di Community Group, milanese di origine e trevigiano d’adozione, è entrato nel capitale sociale del Milan. Palomba da alcune settimane è infatti vice presidente della Milanisti 1899, associazione guidata dall’avvocato milanese Giuseppe La Scala. La società è l’unico azionista di minoranza del Milan, di cui detiene circa 50 mila azioni, accanto al colosso americano Elliott, il fondo che rilevato la squadra dopo la sfortunata esperienza cinese di Yonghong Li. Sono però lontani i tempi in cui un altro uomo d’affari trevigiano, Gianni Nardi, si arrampicò fino alla vice presidenza della società (erano gli anni Ottanta, e di lì a poco avrebbe ceduto il Milan a un certo Berlusconi). La quota di Palomba e La Scala si attesta sullo 0,1 per cento, non ci sono velleità di scalata ma soltanto la volontà di iniettare un po’ di “milanismo” in un club con proprietari stranieri. La “Milanisti 1899” si configura come una cordata di soci vip (c’è anche Marco Patuano, amministratore delegato di Edizione con la famiglia Benetton e consigliere del Milan), aperta ad altri personaggi di spicco del mondo finanziario.
«L’idea era nata già ai tempi di Fassone e della proprietà cinese» racconta Auro Palomba, «serviva un po’ di identità, per trent’anni ci siamo identificati con la presidenza Berlusconi, abbiamo pensato di radunare un po’ di milanisti per dare un’identità italiana alla squadra, provando ad aiutarla dal punto di vista del tifo e non solo. Ora stiamo chiudendo con una prima “infornata” di tifosi, con cinquanta soci “gold” che sono azionisti diretti e altri 400 chiamati “silver” con un altro genere di partecipazione meno diretta». All’estero è un modello che funziona come vero e proprio azionariato popolare, per il calcio italiano è una mezza rivoluzione. E infatti, dopo l’idea di La Scala e Palomba, qualcosa di simile sta nascendo anche all’Inter.
Tra i vantaggi c’è quello di sedere al tavolo dei big della società, accanto al presidente Paolo Scaroni e all’ad Ivan Gazidis al momento dell’assemblea dei soci. «È solo tifo» ribadisce Palomba, «non è un progetto per guadagnarci qualcosa, vogliamo raccogliere un po’ di milanisti con la voglia di interessarsi alla squadra. L’obiettivo non è nemmeno quello di andare a disturbare la proprietà, bensì di fornire un contributo con i consigli e le impressioni di noi tifosi, che spesso non riescono ad arrivare alle società». —
Andrea De Polo
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova