Bedin, dietrofront: ritorna al Campodarsego

CAMPODARSEGO. Può il capitano della squadra di calcio del suo paese, dopo due stagioni dense di soddisfazioni per aver conseguito una promozione (dall’Eccellenza in Serie D) e aver vinto i playoff (per il passaggio dalla quarta serie alla Lega Pro) l’anno successivo, abbandonare la squadra di cui è il leader riconosciuto dai compagni perché gioca troppo poco, e cambiare maglia? No che non può, anzi non potrebbe. Eppure a Campodarsego è successo. Ed è successo pure che, accasatosi alla Vigontina San Paolo (con la quale martedì sera aveva disputato il primo allenamento), il giocatore in questione si sia quasi subito pentito della scelta e abbia approfittato di un cavillo del regolamento Figc per fare dietrofront e bussare nuovamente alla porta di coloro che aveva appena lasciato. Con il risultato di essere riaccolto, mercoledì, dunque 48 ore dopo il fatto, come un figliol prodigo.
Tutto è bene quel che finisce bene, ma Maurizio Bedin, 37 anni e mezzo, moglie e due figli (entrambi inseriti nelle formazioni del settore giovanile biancorosso), questi giorni se li ricorderà a lungo. Soprattutto non potrà dimenticare la standing ovation tributatagli, l’altra sera, alla grande festa per gli auguri organizzata dalla società all'AltaForum di Campodarsego, quando è stato annunciato, fra la sorpresa generale, il suo clamoroso ritorno, con la volontà di riaggregarsi al gruppo allenato da Cristiano Masitto. Ieri il club del presidente Daniele Pagin ha diffuso una nota ufficiale in cui si sottolinea che «alla base della decisione» c’è stata «l'impossibilità per il centrocampista di un tesseramento con la Vigontina San Paolo per motivi di carattere burocratico, e non ultima la presa di coscienza del giocatore, convintosi a sposare ancora il progetto del Campodarsego, e (il fatto) di aver compiuto un passo affrettato». In sostanza, un pentimento bell’e buono, favorito anche dal fatto che Bedin, oltre ad essere tesserato per il “Campo” come calciatore, possiede il patentino Uefa B di allenatore, e quindi ha la possibilità di guidare una delle compagini del vivaio. Proprio questo secondo ruolo (che tuttavia quest’anno non lo vede negli organici tecnici) gli ha impedito di passare alla squadra di Italiano. L’inghippo è emerso martedì e, pur avendo la Vigontina San Paolo chiesto di aspettare sino a ieri per avere ulteriori chiarimenti in merito, l’ex capitano ha preso la palla al balzo per far saltare tutto e tornare indietro. «La società, dal canto suo, pur accettando rispettosamente la volontà del giocatore», prosegue la nota del Campodarsego, «non aveva mai fatto mistero del profondo dispiacere con il quale aveva appreso la decisione di Maurizio Bedin di lasciare la squadra per accasarsi in un altro club, e per questo motivo è ben lieta di riaccogliere tra le sue fila il capitano degli ultimi due anni e mezzo, costellati di soddisfazioni e successi».
Il diretto interessato ha confermato ieri di aver vissuto un momento difficile e di esserci rimasto male, domenica, perché sperava di giocare contro la Triestina del suo vecchio mister Andreucci, mentre è stato spedito in campo da Masitto al 41’ della ripresa. «La responsabilità per me adesso raddoppia», ha aggiunto Bedin, «e di questo sono felice. Devo ringraziare Pagin e Gementi (il d.g., ndr) per ciò che hanno fatto. Il rapporto con loro è e resterà sempre speciale».
Da Barbosa a Marchetti. Intanto, impazza il “mercato”, e il “Campo” ha rinforzato la rosa con l’acquisto dell’attaccante Pablo Moreira Barbosa, 21 anni, dalla Civitanovese: ha militato nell’Ischia (Lega Pro) e nello Spoleto (Serie D). L’Este ha, invece, ufficializzato Federico Marchetti, attaccante esterno, 28 enne, preso dall'ArzignanoChiampo. Infine, Cacurio, attaccante della Vigontina San Paolo, è passato alla Clodiense (Eccellenza). (s.e.)
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