Calciobalilla: undici omini, 4 stecche in gol restando fermi

All’Alexander di Abano oltre 250 atleti provenienti da tutta italia si sono sfidati nell’intramontabile gioco inventato da un falegname toscano in epoca fascista

ABANO. Alzi la mano chi non ci ha giocato almeno una volta nella vita. Nei patronati, nei bar o in qualche località di vacanza. È il calciobalilla, gioco inventato da un falegname toscano in epoca fascista, che in questi ultimi anni, è tornato prepotentemente in voga. Così, dopo il successo della Coppa dei Campioni che si è svolta lo scorso settembre a Montegrotto, ad Abano ha avuto luogo il Trofeo US Acli C.B.I. Cup. La manifestazione è stata ospitata dall'Hotel Alexander Palace, dove sono stati messi a disposizione venti calciobalilla modello Amedeo Molino, che prendono il nome del giocatore italiano più forte del momento.

«Negli anni Novanta giocavamo in pochi, solo noi trentenni», racconta Piergiuseppe Cavalli detto Furia, 50 anni. «Ora invece è facile che si cimentino anche giovani. Il bello di questi tornei è che c’è spazio per tutti: dai dilettanti ai giocatori molto forti».

Le squadre, composte da coppie, e divise per categorie (maschile, femminile, miste), si sono sfidate in match all’italiana: tutti contro tutti e si va al meglio delle sette palline. Nel frastuono, nell'atmosfera densa di agonismo e adrenalina, si aggirano i giocatori di uno sport intramontabile, che in Italia conta sempre più appassionati. Uomini e donne di età diverse: c'è il giovane con i capelli rasta raccolti sopra la testa, l'uomo di mezza età con un accenno di pancetta, la ragazza asiatica che gioca con tanto di scarpe con il tacco alto. Segni particolari? Dei nastri colorati addosso, di preferenza al collo: sono i grip, gli stessi che si usano per i manici delle racchette da tennis e che qui sono usati per avvolgere le maniglie rendendole meno scivolose. C'è anche chi porta da casa l'olio, personalizzato, per lubrificare le stecche. Più di 250 i giocatori arrivati da tutta Italia per questo appuntamento padovano. Anche Davide Aurilio di Roma, che dal 2007 al 2011 ha collezionato quattro titoli italiani.

«Oggi è dura», sospira, «sono tutti fortissimi». A vincere la categoria maschile la coppia Mattia Romano ed Eros Marcon. La più forte fra le donne è stata Elisa Rigo, 24 anni, di Galliera Veneta, in coppia con Rossana Stocco.

«Abbiamo giocato sei partite di seguito, una delle quali è durata un'ora. Adesso gioco il misto», racconta Elisa.

I tornei possono durare fino a 10-12 ore: ai giocatori l'onere di prepararsi, mentalmente e fisicamente. «Il calciobalilla è una bella alternativa ai giochi d'azzardo che si praticano nei bar, un'opportunità diversa e più costruttiva per i ragazzi» sottolinea Onofrio Gazzea, organizzatore dell'evento. «È un gioco che richiede grinta, concentrazione e molta determinazione».

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