Cassano operato, stop di almeno sei mesi

MILANO Antonio Cassano è stato operato ieri mattina al Policnico di Milano. L’intervento al cuore è perfettamente riuscito. Nereo Bresolin, il medico del reparto di neurologia che ha preso incura il...
L'attaccante del Milan, Antonio Cassano, in una foto d'archivio ripresa allo stadio Giuseppe Meazza di Milano durante la partita di campionato disputata contro l'Udinese, 21 settembre 2011. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
L'attaccante del Milan, Antonio Cassano, in una foto d'archivio ripresa allo stadio Giuseppe Meazza di Milano durante la partita di campionato disputata contro l'Udinese, 21 settembre 2011. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

MILANO

Antonio Cassano è stato operato ieri mattina al Policnico di Milano. L’intervento al cuore è perfettamente riuscito. Nereo Bresolin, il medico del reparto di neurologia che ha preso incura il giocatore ha confermato che l'ictus ischemico ha provocato una lesione del talamo. «La fortuna nella sfortuna è che si tratta di una sede tranquilla, per esperienza questasituazione avrà una evoluzione positiva, e la lesione spariràun po' alla volta», ha spiegato Bresolin, sottolineando che «i giovani hanno una plasticità neuronale ottima per cui non ci si aspetta assolutamente un residuo permanente».

I controlli di lunedì hanno rilevato un forame ovale pervio (pfo), la malformazione cardiaca sanata con l'intervento.

«Non esiste certezza del legame tra il pfo e la lesione, però in base all'esperienza di centinaia di casi e alle linee guida, la tendenza è chiuderlo per evitare che l'evento si riproponga», ha chiarito Bresolin. Antonio sta bene e nelle prossime faremo degli accertamenti per verificare il corretto posizionamento del cosiddetto ombrellino, che ha chiuso il pfo. Di solito servono almeno 24 ore di osservazione, poi dipende dall'evoluzione della situazione, ma spero di farlo tornare a casa domenica».

Assieme a Mario Carminati, il cardiologo interventista che ha eseguito la chiusa del Pfo, Bresolin ha «concordato questo iter: l'ecocardiogramma una volta al mese per sei mesi, per controllare l'ombrellino, poi un doppler intracranico per verificare la chiusura del Pfo e che non ci sia più passaggio di bolle d'aria. Le linee guida per questi casi - ha concluso Bresolin - per la messa in sicurezza indicano un periodo di sei mesi, durante il quale il paziente puo' iniziare una attività sportiva, ma non agonistica».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova