C’è l’Olympia Santo Stefano per ritrovare i fasti di Abano

ABANO TERME. "Insieme per vincere". È lo slogan con il quale inizia il campionato regionale 2012/2013 di Serie D femminile l'Olympia Santo Stefano Volley di Abano. La società termale, nata nel 1985, si presenta ai nastri di partenza del torneo che avrà inizio a fine ottobre dopo aver effettuato l'abbinamento con un altro team padovano: il Santo Stefano Volley di via Ciamician. «Dopo un lungo fidanzamento siamo arrivati al matrimonio, commenta il ds Gaetano Ingrosso. Superare i campanili non è stato facile ma ci siamo riusciti grazie a persone responsabili e appassionate con unico obiettivo il bene della pallavolo».
Il nuovo team presieduto da Roberto Peratoner è stato presentato la scorsa settimana all'Hotel Verona di Abano. La squadra, che ha un'età media di vent'anni, è composta da Alisa Frasson (capitano), Camilla Pegoraro, Gaia Peratoner, Silvia Tarallo, Katia Pinton, Elena Marchesin, Chiara Schiavon, Giulia Camporese, Anna Tiso, Gloria Bortoloni, Valentina Zampiero, Monica Bozza e Alessia Masenello. «Nonostante la giovane età si tratta di un gruppo di atlete importante che ci darà delle belle soddisfazioni - afferma il coach Gianfranco Ingrosso - Partiamo con obiettivi lusinghieri che intendiamo raggiungere a medio e lungo termine. Siamo in un girone dove non ci sono compagini favorite in partenza. Abbiamo la possibilità per giocarcela alla pari, ad esempio, con la Polisportiva Rio e la Comitense. Tanto per citare le altre due padovane del nostro raggruppamento». L'Olympia S. Stefano Volley, che giocherà le partite ufficiali nella palestra del Duca degli Abruzzi, oltre alla compagine di Serie D si presenta con due squadre di Seconda divisione, una Under 18 e una Under 16, due Under 14 e una Under 12. «L'intero staff è composto da 12 tecnici che seguiranno oltre 150 ragazze - spiega il presidente Peratoner - L'Olympia Abano ha un passato glorioso in A1 e A2. Tornare ai fasti di un tempo sarà difficile anche perché le condizioni sono parecchio cambiate».
Gianni Biasetto
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